Studenti italiani più distratti dallo smartphone, il parere di un esperto: “I nostri docenti noiosi li spingono a rifugiarsi nei telefoni. Ecco qual è la soluzione”

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Pier Cesare Rivoltella, docente di Didattica e Tecnologie dell’educazione all’università di Bologna, commenta, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, i dati della ricerca Pisa-Ocse secondo cui il 38% degli studenti italiani si distrae con lo smartphone in classe, contro una media UE del 30%. “Ma lo smartphone non è dannoso in sé, dipende dall’abuso”, precisa il professore.

Le cause? “Gli adulti italiani sono tra i più dipendenti dallo smartphone di tutta Europa e i nostri insegnanti, per lo più, ignorano le potenzialità delle tecnologie digitali”, afferma Rivoltella. “Il problema è la società adulta che scarica colpe e mancanze sui più giovani. La verità è che i docenti europei sono più abili dei nostri a insegnare un uso consapevole dello smartphone.”

“I docenti generalmente sono indietro e sovente risultano noiosi”, aggiunge il professore. “Gli studenti a scuola si distraggono perché sono abituati alla velocità di internet e appena i giri scendono muore l’attenzione.” Tuttavia riconosce che “per capire concetti complessi e assaporare il bello bisogna andare adagio. Ma per tenere desta attenzione e curiosità, la scuola deve anche saper accelerare.”

E le famiglie? “Nove adulti su dieci hanno rinunciato del tutto all’educazione all’uso nuovi media”, cita Rivoltella da un’indagine. Sul divieto del telefono in classe è netto: “È una ricetta sbagliata. Se i telefoni restano fuori dalla classe, i ragazzi non impareranno mai il corretto utilizzo.”

La soluzione secondo lo studioso sta nella regola delle tre A: “Autoregolazione, alternanza, accompagnamento. I ragazzi devono diventare autonomi, dunque imparare a regolarsi da soli. Ma possono riuscirci solo se li accompagniamo lungo il percorso.”

L’uso del cellulare in classe, un ostacolo all’apprendimento: il 38% degli studenti è distratto dalla tecnologia. I dati dell’indagine OCSE-Pisa

Cellulare in classe

Per quanto riguarda l’uso del cellulare in classe, ricordiamo che uno dei primi provvedimenti del Ministro Giuseppe Valditara è stata proprio la circolare in cui si danno indicazioni sull’uso del cellulare in classe.

È confermato il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni, trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, come già stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 e dalla circolare ministeriale n. 30 del 2007.

L’utilizzo dei cellulari e di altri dispositivi elettronici può essere ovviamente consentito, su autorizzazione del docente, e in conformità con i regolamenti di istituto, per finalità didattiche, inclusive e formative, anche nell’ambito degli obiettivi del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e della “cittadinanza digitale”.

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