Studenti multati a Milano perché fumano. I compagni protestano: “No a metodi punitivi, serve dialogo”. Le sigarette però sono vietate per legge

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Nel cortile di un liceo di Milano, il Collettivo Politico della scuola ha organizzato un flash mob con fumogeni per protestare contro le multe a chi fuma.

Secondo il collettivo, 5 studenti sono stati già multati per aver infranto il divieto di fumo nei locali della scuola. “Il metodo punitivo delle multe ci insegna solo a fumare di nascosto, invece di smettere”, sostiene uno dei portavoce.

Anche in un’altra scuola, una circolare della nuova preside insiste sulla vigilanza stringente da parte di docenti, personale e genitori. La circolare mette in evidenza il divieto assoluto di fumo, incluso quello di sigarette elettroniche, in tutti i locali e aree della scuola.

Come è noto, in Italia, il divieto di fumo è applicabile in tutte le scuole, esteso anche a aree all’aperto come cortili, parcheggi e impianti sportivi.

Sebbene la protesta degli studenti metta in luce la percezione di un approccio punitivo piuttosto che educativo, la legge è indiscutibile e mira alla salvaguardia della salute pubblica. Il messaggio delle istituzioni è chiaro: la scuola deve essere un ambiente salubre e sicuro per tutti.

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