Studenti manifestano, la scuola deve essere pubblica, laica, solidale
"Siamo contro questa riforma che passa a colpi di fiducia, che ci vuole come automi, che vuole aziendalizzare la scuola col preside che sarà un manager, che propone l'alternanza scuola-lavoro, cioè saremo costretti a lavorare non retribuiti, sfruttati".
"Siamo contro questa riforma che passa a colpi di fiducia, che ci vuole come automi, che vuole aziendalizzare la scuola col preside che sarà un manager, che propone l'alternanza scuola-lavoro, cioè saremo costretti a lavorare non retribuiti, sfruttati".
Così al megafono gli studenti del corteo partito dal piazzale della stazione della Metro B a Piramide. "Ora ci dicono che la soluzione sono i privati – aggiungono – ma non è così. La scuola la vogliamo pubblica, laica e solidale". Molto sentito anche il tema del caro-vita: "La scuola non é più accessibile per tutti – spiegano – il caro-libri sfiora i 500 euro, i biglietti del bus vengono continuamente aumentati di prezzo". Dal corteo, che sta percorrendo via Marmorata puntando verso il Tevere, partono cori antifascisti, contro le forze dell'ordine, oltre che ingiurie contro il prefetto di Roma Franco Gabrielli. I vigili urbani stanno fermando il traffico delle traverse per permettere il passaggio dei ragazzi.
Agli sloga dei manifestanti ha risposto il Sottosegretario Toccafondi: "In alcune città italiane oggi gli studenti scioperano contro la riforma della scuola. Una delle accuse e' che 'si vuole svendere la scuola pubblica ai privati'. Questa mentalità vecchia è quella che ha contribuito a portarci a una disoccupazione giovanile superiore al 40%, a 2 milioni di Neet e a tassi di dispersione scolastica sopra il 17%. Sono numeri che non possiamo permetterci e con la riforma vogliamo invertire la tendenza, avvicinando i giovani al mondo del lavoro". Con queste parole durante il convegno "Food 4 minds", organizzato da Manager Italia a Milano, il sottosegretario all'Istruzione Gabriele Toccafondi ha commentato le manifestazioni degli studenti di oggi. "Non vogliamo svendere la scuola al privato – ha aggiunto Toccafondi- ma vogliamo preparare i giovani ad affrontare il mondo del lavoro, dando competenze tecniche specifiche e valide. La scuola resta scuola ma al 'sapere' si affianca il 'saper fare', ai libri e alle interrogazioni si affianca un periodo in laboratorio scolastico e a un periodo in azienda per vedere come si fa ciò che si è studiato in teoria. Cari studenti, tutto questo è fondamentale per la vostra crescita, guardate a queste novità senza ideologia e preconcetti ma con estremo realismo" ha concluso il sottosegretario.