Studenti manifestano contro gli Stati Generali della Natalità. Valditara: “Volevano impedirmi di parlare. Ciò richiama tempi bui del passato”

WhatsApp
Telegram

Nella mattinata del 10 maggio circa circa 500 studenti sono partiti in corteo da piazzale degli Eroi a Roma dietro ad uno striscione viola contro gli Stati Generali della Natalità e “per un’altra educazione”. La manifestazione ha avuto alcuni momenti di tensione.

Il corteo si è concluso a piazza Cavour ma gli studenti hanno provato a deviare per raggiungere l’Auditorium Parco della Musica dove si sta svolgendo proprio la manifestazione sulla natalità.

Durante il corteo, inoltre, è stato bruciato il programma “educare alle relazioni“, uno dei progetti voluti fortemente dal ministro Valditara,

L’iniziativa è organizzata e vede la partecipazione di giovani che aderiscono alle realtà Aracne, Zaum, Coordinamento Collettivi Sapienza e studenti delle scuole superiori.

Sull’accaduto è intervenuto anche il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che commenta: “Mi risulta che i manifestanti volessero impedire di parlare ad un assente, il che è abbastanza comico. Si dirigevano all’incontro per impedirmi di parlare, quando su tutti i giornali era annunciato che non avrei partecipato“, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervenendo alla Camera al convegno “Pnrr, opportunità per l’Italia e gli Enti locali”.

E’ una situazione che mi preoccupa – ha sottolineato Valditara – Quando si impedisce la libertà di parola, di diffondere libri, di leggerli, svolgere iniziative scientifiche, siamo sempre in atteggiamenti molto preoccupanti che richiamano tempi bui del passato“.

Anche Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione ed al Merito, interviene sulla manifestazione: “Si apprende che al corteo per protestare contro la quarta edizione degli Stati Generali della Natalita è stato bruciato il programma “educare alle relazioni” del ministro all’Istruzione ed al Merito Valditara”.

“Dopo l’episodio di intolleranza verso il Ministro Roccella – prosegue la sottosegretaria – oggi un altro atto grave ed insensato dal quale si evince come non si sia compreso che il programma “educare alle relazioni” è stato ideato proprio con lo scopo di educare i ragazzi e le ragazze al rispetto, elemento essenziale di qualsiasi tipo di relazione, e di arginare ogni tipo di violenza di genere”.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri