Studenti lavorano come operatori ecologici: “Così capiamo cosa significa tenere pulita la città”

Giovani studenti che lavorano come spazzini a Venezia. Il progetto Veritas che aiuta gli studenti in attesa di proseguire gli studi e permette di comprendere il senso civico e l’importanza di avere città pulite.
“Ho scelto di fare questo perché ho voluto evitare di fare i soliti lavori sottopagati, che spesso vengono proposti a noi giovani — spiega Nicolò, uno dei ragazzi contattati da Il Corriere del Veneto —. Ho scoperto di questa opportunità e ho pensato subito di provare. Non ho problemi a fare cose che gli altri non vogliono“.
In questo modo si spezza anche un luogo comune, ovvero che lavorare come operatori ecologici sia un’occupazione di serie «B». “Un mio amico che fa il bagnino a Venezia mi ha detto “Ma cosa vai a fare, perché non hai scelto qualcos’altro” — aggiunge il giovane —. Mi lascio influenzare dal parere degli altri fino a un certo punto“.
“Mi piacerebbe proseguire — afferma Nicolò —. Fare questo mestiere permette di capire quanto sia il lavoro di mantenimento dietro alla città. Siamo abituati a vederla pulita, ma non conosciamo veramente che cosa significhi portare un carretto alla barca, trasportarli su e giù per i ponti. Sei partecipe di quella vita lavorativa che, spesso, non è visibile agli occhi di chi passa giorno dopo giorno per le calli della nostra città”.