Studenti italiani in mobilità Internazionale all’Estero: scarica protocollo per la mobilità transazionale

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Nell’ultimo decennio i nuovi scenari socio-‐educativi hanno evidenziato profondi cambiamenti grazie anche a scelte di dirigenti e docenti che pongono la dimensione internazionale al centro dei curricoli scolastici e dei percorsi formativi. Il processo di Internazionalizzazione è stato caratterizzato da un costante incremento di progetti di partenariato, gemellaggi, attività di scambio, visite e soggiorni di studio, stage formativi all’estero, esperienze di studio e di formazione di pochi mesi o di un intero anno scolastico sia in Europa sia in altri Paesi, rendendo il fenomeno della mobilità studentesca parte integrante dei percorsi di istruzione e formazione.

Al fine di fornire indicazioni concrete circa il riconoscimento degli studi effettuati all’estero e di facilitare le istituzioni scolastiche nell’organizzazione di attività volte a sostenere gli studenti che intraprendono tali percorsi, il MIUR ha ritenuto opportuno raccogliere nella nota Prot. 843 del 10 aprile 2013 le “Linee di Indirizzo sulla Mobilità Studentesca Internazionale Individuale”, sintesi della normativa che disciplina le modalità di riconoscimento degli studi e brevi periodi di studio e di formazione effettuati all’estero e che sostituisce a tutti gli effetti le precedenti circolari in materia, in particolare la C.M. n.181 del 17 marzo 1997, avente ad oggetto “Mobilità Studentesca Internazionale” e la C.M. n. 236 dell’8 ottobre 1999 avente ad oggetto “Mobilità Studentesca Internazionale ed Esami di Stato”.

Le raccomandazioni

Di seguito si riassumono le raccomandazioni essenziali, nel rispetto della piena autonomia delle singole istituzioni scolastiche. Premesse e indicazioni normative che rappresentano un vademecum indispensabile per le scuole che intendano percorrere questa importante scelta.

1. Le esperienze di studio o formazione compiute all’estero dagli alunni italiani appartenenti al sistema di istruzione e formazione, per periodi non superiori ad un anno scolastico e da concludersi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, sono valide per la riammissione nell’istituto di provenienza e sono valutate ai fini degli scrutini, sulla base della loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti dalle Indicazioni Nazionali dei Licei, dalle Linee Guida degli Istituti Tecnici e Professionali

2. Considerato il significativo valore educativo delle esperienze compiute all’estero, che ovviamente non vanno computate come periodi di assenza dalla frequenza scolastica, le istituzioni scolastiche sono invitate a facilitare tali esperienze e a definire, nel caso di studenti con “giudizio sospeso” in qualche materia, procedure idonee a pervenire allo scrutinio finale prima della partenza per il soggiorno di studio o formazione all’estero.

3. L’istituzione scolastica italiana, rappresentata dal Consiglio di Classe di riferimento, è tenuta a forni‐ re un’analisi condivisa dei punti di forza e di fragilità della preparazione dello studente, corredata di indicazioni su attività didattiche da svolgere prima della partenza e durante il soggiorno all’estero. In particolare, si rende opportuna la proposta, per quanto riguarda il piano di studio italiano, di un percorso essenziale di studio focalizzato sui contenuti fondamentali utili per la frequenza dell’anno successivo, non cedendo alla tentazione di richiedere allo studente l’intera gamma di argomenti prevista dalla programmazione elaborata per la classe. Ciò risulta particolarmente importante per le discipline che non sono comprese nel piano di studi dell’istituto straniero.

Passaggi consigliati agli Istituti che intendono “mettere a sistema” le esperienze di mobilità studentesca internazionale

Passaggi consigliati agli Istituti che intendono “mettere a sistema” le esperienze di mobilità studentesca internazionale:

1. l’inserimento nel Piano dell’Offerta Formativa delle modalità di promozione, sostegno, valorizzazione e capitalizzazione delle esperienze di Mobilità Studentesca Internazionale;

2. la regolamentazione di procedure relative alle attività per assicurare trasparenza e coerenza di comportamento fra i diversi Consigli di classe dell’istituto;

3. la valorizzazione delle esperienze di scambi o di accoglienza di alunni stranieri all’interno delle classi e della scuola ai fini di una crescita partecipata di tutte le componenti scolastiche;

4. l’individuazione di figure dedicate: referente d’Istituto per l’Internazionalizzazione e un Docente Referente scelto all’interno di ogni Consiglio di classe interessato – preferibilmente il docente di lingua straniera;

5. la stesura di un “Contratto Formativo”, predisposto dal Consiglio di classe, che deve essere sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dalla famiglia e dallo studente.

Cosa intende frequentare, all’estero, lo studente?

A questo proposito si sottolinea che, prima della partenza, lo studente deve fornire alla propria istituzione un’ampia informativa sull’istituto scolastico o formativo che intende frequentare all’estero, sui relativi programmi e sulla durata della permanenza, in maniera tale che l’istituto italiano sia messo in grado di conoscere il percorso di studio/formazione che sarà effettuato dall’allievo all’estero.

Periodo annuale di studio all’estero: verifica e attribuzione del credito scolastico

Al termine dell’esperienza all’estero dello studente è compito del Consiglio di classe valutare il suo percorso formativo, partendo da un esame della documentazione rilasciata dall’istituto straniero. Il Consiglio di classe ha inoltre la responsabilità di riconoscere e valutare le competenze acquisite durante l’esperienza all’estero, attraverso un colloquio finalizzato anche all’accertamento dei contenuti irrinunciabili delle discipline non comuni ai due ordinamenti. Tale valutazione permette di definire il credito scolastico dell’alunno nell’ambito delle relative bande di oscillazione previste dalla vigente normativa. È in ogni caso escluso che la scuola possa sottoporre l’alunno ad esami di idoneità che sono previsti dall’ordinamento per altre casistiche. La mobilità transnazionale permette l’acquisizione di nuove conoscenze, promuove lo sviluppo di competenze linguistiche e trasversali ed è uno dei mezzi fondamentali attraverso i quali una persona può incrementare le proprie possibilità di occupazione e potenziare il proprio sviluppo personale.

Il valore della mobilità

Ciascun istituto riconosce l’alto valore educativo della mobilità studentesca individuale, e pertanto:

  • valorizza le esperienze di studio e formazione all’estero degli studenti, come parte integrante del proprio percorso di formazione e istruzione;
  • le promuove, sostiene e capitalizza quali risorse per tutta la comunità scolastica;
  • le facilita, attraverso la progettazione di un corretto piano di apprendimento da parte del Consiglio di Classe, basato sulla centralità dell’alunno, che tenga presente l’incremento delle conoscenze disciplinari, ma anche e soprattutto lo sviluppo di nuove competenze e capacità trasversali, secondo quanto ribadito dalla Nota Ministeriale prot. 843 Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale;
  • raccomanda la mobilità, preferibilmente, agli alunni frequentanti il secondo biennio;
  • fatti salvi i casi di studenti che dimostrano un profilo di eccellenza per profitto, autonomia, responsabilità e maturità, sconsiglia esperienze all’estero agli alunni frequentanti l’ultimo anno dei corsi di studio, in quanto preparatorio agli Esami di Stato;
  • suggerisce tale esperienza a quegli alunni che si siano particolarmente distinti nello studio, conseguendo un buon profitto in tutte le discipline e che mostrino anche un buon grado di maturità personale, indispensabile per affrontare e gestire nuove situazioni;
  • considerato il significativo valore educativo, nel caso di studenti con giudizio sospeso in qualche materia, si impegna a garantire procedure idonee a pervenire allo scrutinio finale prima della partenza per il soggiorno di studio o formazione all’estero.

Il processo di accompagnamento

Nel processo di accompagnamento ed inserimento sono coinvolti lo studente e la sua famiglia, i docenti del Consiglio di Classe, i compagni di classe.

Lo studente e la famiglia hanno il compito di tenere contatti periodici con la scuola, informandosi ed informando, garantendo un’attiva collaborazione anche per quanto riguarda la raccolta della documentazione di frequenza della scuola estera.

Il consiglio di classe

Il consiglio di classe predispone un’analisi condivisa dei punti di forza e di fragilità della preparazione dello studente, corredata di indicazioni su attività didattiche da svolgere prima della partenza e durante il soggiorno all’estero. Propone, per quanto riguarda il piano di studio italiano, un percorso essenziale, focalizzato sui nuclei concettuali fondamentali utili per la frequenza dell’anno successivo, non su tutti i contenuti previsti dalla programmazione elaborata per la classe. Ciò risulta particolarmente importante per le discipline che non sono comprese nel piano di studi dell’istituto straniero. Il C.d.C. ha responsabilità ultima di riconoscere e valutare le competenze acquisite durante l’esperienza di studio all’estero, considerandola nella sua globalità, valorizzandone i punti di forza, attribuendole il credito previsto e facendone oggetto di valutazione anche all’Esame di Stato. All’interno del Consiglio di Classe viene nominato un tutor, che ha il compito di tenere i contatti con lo studente all’estero e di favorire lo scambio di informazioni periodiche.

I compagni di classe

I compagni di classe traggono vantaggio dalla comunicazione periodica con il compagno all’estero, da lavori collettivi che possono essere svolti a distanza, anche utilizzando le nuove tecnologie, sviluppando la pratica linguistica e scoprendo nuove realtà scolastiche e non solo.

Il regolamento

Per la verità non sono molte le scuole italiane che si sono dotate di uno specifico Regolamento o Protocollo per la mobilità transazionale. Tra le tante spicca quello realizzato dal Liceo Statale Carlo Porta di Erba (CO), diretto da un vero manager il dirigente scolastico Dott.ssa Marzia Pontremoli. Una scuola che merita, sinceramente, di essere annoverate tra quelle che sintetizzano meglio il concetto di “Buona scuola”. Tale regolamento fornisce buoni principi e norme da utilizzare in una scuola all’avanguardia, in grado di progettare il loro futuro.

Scarica modello regolamento

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