Studenti indisciplinati? A Pordenone puliscono aule e giardino. I ragazzi hanno accettato la punizione e mostrato pentimento: “Dagli errori si impara”

In un istituto scolastico di Pordenone, alcuni studenti hanno ricevuto una sanzione alternativa per aver violato il regolamento scolastico: pulire aule e giardino della scuola. L’iniziativa, voluta dal dirigente scolastico, rientra in una logica rieducativa e di responsabilizzazione, in linea con le indicazioni del Ministro Valditara.
Il provvedimento mira a promuovere il rispetto verso i beni comuni e a contrastare fenomeni come il bullismo.
La scelta del dirigente
Come riporta Il Gazzettino, il dirigente ha preferito non divulgare i dettagli delle infrazioni commesse, ma ha sottolineato che gli studenti hanno accettato la punizione e dimostrato pentimento. “Dagli errori s’impara”, è stato il commento dei ragazzi coinvolti. L’approccio adottato riflette una tendenza sempre più diffusa nelle scuole italiane, che prediligono misure riparatorie rispetto alle semplici sospensioni.
Le linee guida del Ministero e il dibattito sulle sanzioni
L’episodio si inserisce nel solco delle indicazioni ministeriali, che incoraggiano soluzioni alternative per gestire i casi di indisciplina. Il Ministro Valditara ha più volte ribadito l’importanza di promuovere il senso civico tra gli studenti, anche attraverso attività concrete.
Comportamento degli studenti e sospensioni
Dallo scorso ottobre sono entrate in vigore le modifiche alla valutazione degli studenti previste dalla legge 1 ottobre 2024, n. 150, che rivede la disciplina in materia di valutazione. Le novità riguardano, tra le altre, il voto di condotta e le sospensioni disciplinari.
Le nuove disposizioni prevedono:
- Allontanamento fino a 2 giorni: coinvolgimento dello studente in attività di approfondimento sulle conseguenze dei suoi comportamenti.
- Allontanamento superiore a 2 giorni: svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le scuole, attività che possono proseguire anche dopo il rientro a scuola, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità.
Cosa cambia per la Maturità
L’esame di Stato non valuterà solo la preparazione scolastica, ma terrà conto anche della condotta. Una delle principali novità riguarda i candidati interni che ottengono un 6 in condotta: dovranno presentare al colloquio un elaborato sulla cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal consiglio di classe. “L’esame permetterà a ogni studente di esprimere al meglio le proprie conoscenze, considerando anche il comportamento tenuto durante il percorso scolastico“, aveva sottolineato alcuni giorni fa il Ministro Valditara.
Condotta sotto la lente: dal 5 all’esclusione, dal 6 all’elaborato
L’inasprimento dei criteri di valutazione della condotta riflette l’impegno del Ministero nel promuovere il rispetto delle regole. Un 5 in condotta potrebbe comportare l’esclusione dall’esame, mentre il 6 richiederà l’elaborazione e la discussione di una tesina specifica. “Non basta più la sufficienza in condotta per accedere alla maturità senza ulteriori impegni”, ha precisato il Ministro. L’obiettivo è chiaro: garantire che gli studenti, oltre a essere preparati dal punto di vista didattico, dimostrino anche senso civico.
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