Studenti e genitori: “Inutile studiare religione e lingue antiche” e chiedono più matematica e “salute mentale”

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Tra i banchi d’Europa la matematica torna protagonista. A dirlo è il nuovo Report GoStudent 2025, che fotografa il presente e il futuro dell’istruzione attraverso l’opinione di oltre 11.000 tra studenti, genitori e insegnanti in sei Paesi europei. I risultati parlano chiaro: tra le materie preferite dai ragazzi, vincono le scienze esatte, mentre religione, danza e lingue antiche vengono bollate come superflue.

Matematica prima in classifica: il verdetto degli studenti

Il 19% degli studenti europei indica la matematica come materia preferita, seguita da lingua e letteratura e educazione fisica, entrambe al 12%. Il podio vale anche per l’Italia, dove le prime tre posizioni sono identiche, confermando che anche nel nostro Paese i numeri piacciono sempre di più.

L’interesse per la matematica si ripete anche in Spagna, Austria, Germania, Francia e Regno Unito, a conferma di un trend generalizzato. La vera chiave? Il rapporto con l’insegnante: la materia preferita spesso coincide con quella insegnata dal professore più apprezzato. Anche qui la matematica vince: il 15% degli studenti europei indica l’insegnante di matematica come il proprio preferito.

Le materie inutili? Danza, religione e lingue antiche

Quando si parla invece di materie ritenute non indispensabili per il futuro, le risposte cambiano radicalmente. Secondo gli studenti:

  • Danza è al primo posto (30%).
  • Seguono religione (29%) e lingue antiche (25%).
  • Poi teatro (21%) e musica (18%).

I genitori condividono in buona parte questa visione: per loro le materie “meno utili” sono religione (23%), lingue antiche (21%), danza (18%), seguite però da matematica (16%) e informatica (15%).

Diverge invece il punto di vista degli insegnanti: per loro, in cima alla lista delle discipline da ripensare c’è proprio l’informatica (22%), seguita da matematica (16%), lingue moderne e religione (15%) e infine lingue antiche (13%).

Dietro la sfiducia: programmi scollegati dalla realtà

Il malcontento dei docenti, soprattutto verso matematica e informatica, è motivato da una percezione di inadeguatezza dei programmi scolastici rispetto al mondo digitale. In particolare, si critica l’eccessiva astrattezza della matematica: “La maggior parte delle nozioni insegnate non servirà nel corso della vita”, afferma un docente austriaco, mentre un insegnante inglese sottolinea che “con le moderne tecnologie sarà l’IA a fare i calcoli al posto degli studenti”.

Le nuove materie che tutti vorrebbero

Nel frattempo, genitori, insegnanti e studenti chiedono di inserire nel curricolo materie più attuali e funzionali al mondo di domani. Le più richieste?

  • Cybersicurezza, intelligenza artificiale ed etica digitale.
  • Competenze trasversali come gestione dello stress, pensiero critico, educazione finanziaria e salute mentale.

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