Prima insultano la docente in classe, poi la prendono a sassate fuori. Valditara: “Basta giustificare e tollerare bulli e violenti”
Un gravissimo episodio di aggressione è avvenuto a Parma. Alcuni studenti, dopo aver apostrofato pesantemente una docente all’interno dell’Istituto in cui la professoressa lavora, l’hanno inseguita per le strade del quartiere insultandola e apostrofandola.
Forse approfittando del fatto che ci fossero pochi passanti, hanno cercato di ferirla alla testa lanciandole un sasso che la donna fortunatamente è riuscita a schivare.
La docente si è recata presso la Questura di Parma formalizzando un esposto affinché la Procura della Repubblica possa individuare eventuali profili di responsabilità, per la “colpa in educando”, a carico dei genitori dei minori interessati.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ha commentato l’accaduto: “Ha formalizzato ai competenti uffici dell’Amministrazione Scolastica la richiesta di essere patrocinata dall’Avvocatura dello Stato, non solo per i profili penali ma anche per la responsabilità civile a carico dei soggetti responsabili delle azioni dei loro figli”
“In caso di procedimenti penali non è da escludere che l’associazione possa chiedere di costituirsi parte civile”, ha concluso il dirigente della Gilda.
Valditara: “Basta sanzionare bulli e violenti”
“A Parma un’insegnante insultata in classe e poi presa a sassate da suoi studenti. A Bari due quindicenni pestati a sangue da alcuni coetanei all’uscita dalla scuola. Bisogna fermare questa cultura della aggressività e della violenza. Senza l’affermazione forte del principio di responsabilità, del rispetto delle regole e della autorità rischiamo di scivolare verso la disgregazione della nostra società civile”. Lo scrive su X il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
“Dobbiamo approvare rapidamente il disegno di legge sulla condotta – continua – chi sbaglia deve essere sanzionato, essere messo di fronte alle proprie responsabilità. Basta giustificare e tollerare bulli e violenti. Poi occorre un grande patto tra le famiglie e la scuola, per una rivoluzione culturale in cui i genitori siano solidali con i docenti, e mai antagonisti, sapendo anche dire dei no ai propri figli. Questo per il bene dei giovani e della collettività”.
Disegno di legge per inasprire le pene contro chi aggredisce gli insegnanti
Dopo la Camera, il provvedimento è in arrivo al Senato. Il disegno di legge propone un incremento significativo delle pene detentive: dagli attuali cinque anni per aggressione, a sette anni e mezzo, e da tre a quattro anni e mezzo per oltraggio. L’inasprimento delle sanzioni rispecchia una risposta diretta ai crescenti episodi di violenza che non solo violano i diritti del personale aggredito, ma minano anche la vita collettiva scolastica.
Importante sottolineare che la legge non tutelerà solo gli insegnanti, ma si estenderà a tutto il personale scolastico, inclusi dirigenti scolastico e personale Ata. Oltre alle misure punitive, la legge prevede anche percorsi formativi di sensibilizzazione e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico. Tale organo avrà il compito di segnalare casi di violenza, proporre iniziative e redigere report annuali sul fenomeno.
In aggiunta, la legge mira a istituire la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, da celebrarsi ogni anno il 15 dicembre.