Studentessa con occhi bendati per un’interrogazione, Carrozza: “Capisco difficoltà di verifica con DAD”

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Anch’io insegno a distanza, quindi capisco il disagio, a volte non è facile, posso capire la difficoltà di verifica e valutazione, ma non arriverei ai casi estremi, che mi lasciano perplessa”. Lo ha detto la neo presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza a Timeline su Sky TG24 commentando l’episodio della studentessa a cui la professoressa ha chiesto di bendarsi durante un’interrogazione.

La studentessa di 15 anni, infatti, si è bendata gli occhi con una sciarpa dopo indicazione della docente di lingua tedesca che non credeva alla sua bravura durante l’interrogazione.

Prof fa bendare alunna durante interrogazione in Dad. L’USR Veneto: “Faremo accertamenti”

Non siamo stati formati come insegnanti e professori a utilizzare questi strumenti, va fatto uno sforzo normativo per trovare le cornici di riferimento. È un passaggio epocale e ci dobbiamo aspettare che ogni tanto questo avvenga. Parliamo di milioni di studenti e migliaia e migliaia di insegnanti, se ogni tanto capita qualche episodio non ci dobbiamo scoraggiare. La scuola in realtà sta superando bene questo esame“.

Anche Antonello Giannelli, presidente ANP, ha commentato l’episodio:“Io da docente non avrei fatto così. Non condivido che si bendi un alunno. Ma posso capire che talvolta le necessità nel corso delle valutazioni siano particolari“.

Secondo il presidente dell’Anp, il problema è a monte: “è necessario che la didattica punti più alla rielaborazione dell’alunno ed a sviluppare il ragionamento, le capacità logico-computazionali degli allievi” che a potenziare l’approccio “nozionistico, a cui noi italiani siamo più abituati. Si tratta di innovare la prassi didattiche attraverso un piano di aggiornamento dei docenti“.

“Che ad una studentessa del liceo Montanari di Verona, nel corso di un’interrogazione di tedesco durante una lezione a distanza sia stato chiesto di bendarsi per verificare la sua preparazione, come raccontano in questo giorni alcuni media, a me pare un’aberrazione bella e buona. Hanno fatto bene gli altri studenti a protestare e a rendere nota questa vicenda”, ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.

“Nelle prossime ore presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro Bianchi affinchè l’ufficio scolastico regionale del Veneto provveda a tutte le verifiche del caso e ad assumere immediati e severi provvedimenti verso la responsabile di questo grottesco episodio”, ha continuato.

Non si tratta comunque di un episodio unico: quasi 1 alunno su 2 – tra i 2mila ragazzi di scuole medie e superiori intervistati da Skuola.net – almeno una volta si è imbattuto in un insegnante che ha adottato un sistema definito fantasioso se non proprio “assurdo”.

 

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