Studente suicida a Senigallia, l’appello della mamma: “Le parole fanno molto male. Genitori, nonni, fratelli e cugini, se vedete qualcosa di anomalo, denunciate”

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A “Domenica In”, Viktoryia Ramanenka, madre di Leonardo Calcina, ha condiviso il suo dolore e lanciato un appello  tutte le famiglie. Il figlio quindicenne, vittima di bullismo, si è tolto la vita a Senigallia, lasciando un vuoto incolmabile.

Ramanenka, con voce rotta dall’emozione, ha esortato genitori, nonni, fratelli e cugini a prestare attenzione a qualsiasi segnale di disagio manifestato dai ragazzi, soprattutto online. “Se vedete delle parole sbagliate in un messaggio, o se vi riferiscono qualcosa di anomalo”, ha implorato la donna, “vi chiedo di denunciare”.

L’appello di Viktoryia Ramanenka sottolinea la pericolosità del cyberbullismo, un fenomeno subdolo che si cela dietro la freddezza degli schermi. Le parole, apparentemente virtuali, possono ferire profondamente e avere conseguenze devastanti, come tragicamente dimostrato dalla storia di Leonardo. “Le parole non possono offendere, non devono offendere“, ha ribadito la madre, “le parole fanno molto male”.

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