Studente sospeso dopo l’intervista fa ricorso all’Organo di garanzia della scuola. Il legale: “Tempi più rapidi”

Lo studente sospeso 12 giorni per aver rilasciato una intervista dove criticava il suo istituto scolastico, ha deciso di fare ricorso all’organo di garanzia della stessa scuola, in attesa di quello presentato al TAR.
“Damiano mi ha appena comunicato di aver presentato ricorso all’Organo di garanzia interno della scuola contro la sanzione della sospensione di 12 giorni. Il rimedio ha il vantaggio di definire in tempi molto molto più rapidi la questione rispetto al Tar. È una opportunità che si aggiunge a quella già indicata“, dice a Fanpage.it il legale del ragazzo.
In realtà, la possibilità del ricorso di garanzia interno era stata già indicata anche dalla stessa dirigente scolastica dell’istituto e dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, rispondendo alle interrogazioni parlamentari sul caso dello studente un paio di settimane fa.
“Corre l’obbligo premettere che l’interrogazione verte su una vicenda specifica che coinvolge una istituzione scolastica nella sua autonomia e, in particolare, le prerogative dei propri organi collegiali. In relazione ai fatti rappresentati, dunque, il Ministero non ha alcun potere di ingerenza, potendo solo fornire gli elementi informativi acquisiti, per l’occasione, per il tramite dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia- Romagna”, ha detto Valditara in risposta all’interrogazione.
“Lo studente – ha spiegato la dirigente scolastica – non è stato sanzionato per avere espresso le sue critiche al funzionamento della scuola, ma per avere rilasciato, nel corso di un’intervista, dichiarazioni denigratorie nei confronti dell’istituzione e dell’intera comunità scolastica“.
Secondo il contenuto del testo, la scelta della sanzione disciplinare, quindi, sarebbe stata assunta per tale motivo.
“Fin dove può spingersi – si chiede la Dirigente – la libertà di esprimere il proprio pensiero senza ledere la dignità e la reputazione altrui? Tema educativo per eccellenza“.