Studente porta un coltello a scuola: preoccupazione tra i genitori. Rassicura la dirigente

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Giovedì scorso, in una scuola in provincia di Rovigo, uno studente di prima media, di origini nordafricane, ha portato un coltello nello zaino e lo ha mostrato in classe davanti ai compagni.

Non è chiaro se il gesto fosse una dimostrazione o un atto di aggressività, ma secondo alcuni racconti non sarebbe la prima volta che l’undicenne si rende protagonista di comportamenti violenti, spesso diretti verso le compagne di classe e, in alcuni casi, anche verso altri ragazzi. L’episodio ha suscitato una forte reazione.

La notizia ha rapidamente circolato tra i genitori attraverso i gruppi di messaggistica, creando un clima di allarme, spingendo alcuni di loro a protestare, e nella mattinata di ieri a riunirsi davanti alla scuola per impedire ai figli di entrare. Una manifestazione pacifica che aveva lo scopo di richiedere maggiore sicurezza e provvedimenti da parte delle autorità scolastiche.

Il sindaco ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza della collaborazione tra le parti coinvolte: “Ci sono situazioni che emergono e che cerchiamo di gestire, avendo sempre rispetto per il ruolo che ognuno ha, ma mantenendo lo spirito di una collaborazione costruttiva. Noi diamo la massima disponibilità come Amministrazione comunale”.

La dirigente scolastica reggente è intervenuta prontamente dopo l’episodio, incontrando prima i genitori degli studenti e successivamente organizzando due tavoli tecnici con gli insegnanti, uno al mattino e uno al pomeriggio, per discutere la situazione e definire le misure da adottare. Anche i carabinieri della locale stazione stanno conducendo accertamenti sul caso.

La dirigente ha respinto con fermezza l’idea che la scuola possa essere considerata una “scuola ghetto”. Ha spiegato che spesso i ragazzi non comprendono i limiti tra realtà e finzione, influenzati da modelli virtuali o cinematografici. La preside ha rassicurato i genitori, spiegando che sono in corso provvedimenti per garantire la sicurezza degli studenti. Dopo un primo momento di protesta, gli alunni sono tornati in classe regolarmente.

L’episodio si inserisce in un contesto di eventi simili avvenuti recentemente. Il 18 novembre 2023, in una scuola media della stessa provincia, due studentesse erano arrivate allo scontro fisico e il giorno successivo una delle due si era presentata a scuola con un coltello nascosto nello zaino. L’arma era stata notata dal personale scolastico, che aveva immediatamente preso provvedimenti e avvisato le autorità competenti.

Un altro caso si era verificato in un altro Comune della stessa provincia, il 23 gennaio scorso, quando un tredicenne italiano era stato sorpreso con un coltello all’interno della scuola media. Anche in quell’occasione, l’intervento dei carabinieri aveva risolto la situazione.

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