Studente picchiato e minacciato da bulli: costretto a farsi accompagnare a scuola dal papà

Due minori sono stati fermati dai Carabinieri con l’accusa di aAtti persecutori, minacce e lesioni personali. Ma anche percosse aggravate ai danni di coetaneo, costretto per paura a farsi accompagnare a scuola dal padre.
Succede in Trentino e alla fine, dopo l’emissione di una misure cautelare da parte del Tribunale, i due bulli vengono portati in Comunità.
I due minori, si legge su Ansa, avrebbero in più occasioni molestato e offeso un coetaneo, provocandogli un così forte e perdurante stato d’ansia e di paura da costringerlo a cambiare le proprie abitudini, come quella di doversi fare accompagnare dal padre per poter andare a scuola.
La nuova legge contro il bullismo
In base a quanto emerso dalle indagini, infatti la giovane vittima sarebbe stata oggetto non solo di violenze fisiche che hanno comportato delle lesioni personali, ma anche psicologiche che hanno provocato una situazione di disturbo da stress impedendogli così di muoversi liberamente.
Purtroppo, si tratta dell’ennesimo caso di bullismo, una piaga che non riesce a debellarsi facilmente. Tuttavia, bisogna ricordare che con la nuova legge in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo (legge 70/2024, in vigore dal 14 giugno 2024), le misure diventano più stringenti, con maggiori interventi rieducativi e riparativi che la procura e il tribunale per i minorenni possono mettere in campo per affrontare comportamenti “irregolari” o aggressivi dei minori.
Le misure rieducative possono essere attivate nei confronti di minorenni, anche sotto i 14 anni, che si rendono protagonisti di irregolarità di condotta o che tengono condotte aggressive, anche di gruppo o telematiche, contro persone, animali o cose, lesive della dignità altrui.