Studente non va più a scuola dopo le minacce dei bulli: 5 ragazzi ammoniti dal Procuratore

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Ennesimo caso di bullismo che ha colpito uno studente, costretto a non frequentare le lezioni a scuola per paura di dover affrontare i suoi bulli.

I bulli, cinque coetanei, sono stati individuati e ammoniti per atti di bullismo da Questore di Ancona.

In base a quanto emerge dalle indagini, i cinque ragazzi vessavano il compagno prendendolo in gito e minacciandolo con frasi come: “stai attento ad uscire di casa” o “ti veniamo a cercare e se ti troviamo non ne esci vivo“, gli dicevano, riporta l’Ansa.

Ma non solo: la vittima veniva insultata e strattonata e riceveva anche messaggi sul cellulare da parte dei bulli.

Le raccomandazioni della Polizia e la nuova legge

Proprio in occasione della giornata mondiale per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, la Polizia di Stato ricorda che per questi atti, che vanno dalle minacce e diffamazione fino al revenge porn, è possibile richiedere l’ammonimento del questore su istanza della vittima. Inoltre, è possibile segnalare episodi di bullismo o cyberbullismo di cui si è vittime o ai quali si assiste recandosi presso un Ufficio di Polizia o, in alternativa, anche inviando una segnalazione tramite l’Applicazione Youpol (scaricabile e gratuita) su smartphone tramite PlayStore e AppleStore alla sezione ‘Nuova segnalazione’.

Con la nuova legge in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo (legge 70/2024, in vigore dal 14 giugno 2024), si cerca di intervenire con maggiore decisione per quanto riguarda i casi di bullismo. La nuova legge amplia notevolmente la casistica di interventi rieducativi e riparativi che la procura e il tribunale per i minorenni possono mettere in campo per affrontare comportamenti “irregolari” o aggressivi dei minori.

Le misure rieducative possono essere attivate nei confronti di minorenni, anche sotto i 14 anni, che manifestano irregolarità di condotta o del carattere oppure tengono condotte aggressive, anche di gruppo o telematiche, contro persone, animali o cose, lesive della dignità altrui.

Una nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito del 20 gennaio fornisce indicazioni alle scuole sugli adempimenti previsti con le novità introdotte dalla nuova legge.

In particolare, è previsto che ogni scuola adotti nell’ambito della propria autonomia e in conformità alle Linee di orientamento, un codice interno per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo e istituisca un tavolo permanente di monitoraggio.

Altro aspetto centrale messo in risalto dalla nota ministeriale, riguarda la necessità di individuare fra i docenti un referente con il compito di coordinare le relative iniziative.

Condotta e valutazione a scuola

Per quanto riguarda la scuola è necessario ricordare anche la nuova legge 1° ottobre 2024, n. 150, dove si introduce una revisione della normativa sul comportamento degli studenti, con l’obiettivo di garantire alla scuola un ambiente favorevole alla convivenza serena, nel rispetto dell’autodeterminazione individuale. La legge prevede l’adozione di due decreti attuativi che modificano, rispettivamente:

  • lo Statuto delle studentesse e degli studenti (ossia il DPR 249/1998) e
  • il regolamento sulla valutazione degli studenti (DPR 122/2009).

Le principali novità, come spiegato in precedenza, riguardano il rafforzamento della funzione educativa delle sanzioni disciplinari, con l’introduzione di misure finalizzate alla riflessione sulle proprie azioni e alla partecipazione attiva alla comunità scolastica.

Lo schema delle modifiche distingue i casi di:

  • sospensione fino a 2 giorni,
  • allontanamento tra 3 e 15 giorni,
  • prosecuzione delle attività dopo il rientro a scuola.

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