Studente muore prima della festa di laurea “non prevista”. I genitori: “Ai giovani dico di parlare con papà e mamma e a questi di sforzarsi di capire i loro figli”

A Padova un 26enne ha perso la vita in un incidente d’auto. Uno studente si è schiantato contro un albero proprio nel giorno in cui a casa era tutto pronto per festeggiare la sua laurea in Scienze infermieristiche.
La famiglia e gli amici lo aspettavano per celebrare il traguardo, ma dopo la tragedia è emerso che, quel giorno, in ateneo non era in programma alcun esame o discussione di tesi e che, anzi, il ragazzo non era affatto in procinto di laurearsi.
Lo studente probabilmente trascinava da mesi quella che il padre del giovane definisce “piccola bugia”, parlando al Corriere della Sera. “Si è sentito in trappola e io, in questi 26 anni, non sono riuscito a trasmettergli la consapevolezza che, in realtà, non era solo, che mamma e papà potevano comprenderlo e sostenerlo nell’affrontare le difficoltà che la vita gli avrebbe messo davanti, fallimenti compresi. La responsabilità me la sento addosso. Mi rimprovero di non aver saputo leggere i segnali, di non avergli insegnato a essere più forte, almeno ad avere quella forza che serve per chiedere aiuto. Provo vergogna come genitore”.
A La Repubblica, invece, parla la madre: “Vorrei lanciare un appello ai giovani: se avete qualche problema, confrontatevi con i genitori. Per qualsiasi cosa, per una piccola bugia, parlatene. Tirate fuori ciò che avete dentro, altrimenti si creano muri impossibili da scavalcare. Ma vorrei lanciare anche un appello ai genitori. Se i figli vi raccontano qualche bugia, non dico di perdonarli subito ma di provare a comprenderli. E di cercare di captare segnali, anche dalle piccole cose. Adesso penso e ripenso a qualche particolare, a cui non davamo peso. Ci sembrava che mio figlio avesse soltanto qualche giornata strana, magari solo le scatole girate. Invece aveva indossato una maschera. E noi non ce ne siamo mai accorti”