Studente mima gesto della pistola contro Meloni, rischia fino a 14 giorni di sospensione. Il genitore dell’alunno si scusa

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Uno studente del liceo Righi di Roma è al centro delle attenzioni dopo aver mimato un gesto della pistola contro la Premier Giorgia Meloni. L’episodio, avvenuto in Senato, ha provocato una valanga di reazioni, spingendo la scuola a valutare una sospensione massima di 14 giorni.

Lo studente ha difeso il suo atto come espressione di dissenso, richiamando simbologie di movimenti storici come Autonomia Operaia.

II consiglio di classe che dovrà pronunciarsi su una eventuale sanzione a carico del 17enne di terza liceo, invece, si terrà lunedì 25 marzo. La scuola valuta la sospensione massima, 14 giorni, nei confronti dello studente.

La situazione è aggravata dal contesto mediatico e dalle precedenti occupazioni studentesche, dimostrando la complessità delle dinamiche interne. La dirigente scolastica, come segnala il Corriere della Sera, esprime profonda amarezza e delusione per l’incidente, sottolineando la necessità di promuovere il dialogo come forma di contrarietà.

“Il padre l’ho trovato costernato – dice la dirigente scolastica – sul ragazzo ho l’impressione che non si renda ancora conto del gesto, che non abbia maturato la coscienza della gravità del fatto nel contesto in cui è avvenuto, ha dimostrato il suo dissenso in modo scomposto e in una sede non opportuna”.

La risposta della comunità scolastica varia: da un lato, c’è chi condanna il gesto per l’inadeguatezza del contesto in cui è stato compiuto; dall’altro, alcuni studenti e membri del collettivo considerano la sospensione una reazione sproporzionata, evidenziando la natura simbolica dell’azione. La preside ha rivelato di aver ricevuto mail di attacco e minacce, amplificando il clima di tensione e di critiche indirizzate al liceo.

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