Studente con sostegno: il Comune riduce le ore di assistenza specialistica, il Tribunale lo condanna
Una nuova vicenda giudiziaria, riguardante la contrazione delle ore di assistenza specialistica a favore di uno studente con disabilità, ha visto protagonista il Comune di Battipaglia, condannato dal Tribunale di Salerno al ripristino delle ore individuate in sede di GLO.
Il Comune di Battipaglia, infatti, insieme ad altri Comuni della provincia di Salerno, con la delibera n. 4 del 23 Gennaio 2024, avevano tagliato (da 15 a 10) le ore settimanali di assistenza specialistica necessaria per garantire la piena inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
Interpellato dagli avvocati dell’Osservatorio182, su richiesta di un comitato di cittadini, il Tribunale di Salerno ha accertato la condotta discriminatoria dell’amministrazione comunale e ha ordinato il ripristino immediato del numero di ore di assistenza specialistica (pari a 15 ore settimanali), così come era stato stabilito in sede di compilazione del PEI.
Con la sentenza n. 1469/2024, infatti, la prima sezione civile del Tribunale campano ha ribadito l’orientamento della Cassazione, richiamando in particolare la sentenza n. 15011 del 2014, secondo cui dopo che tramite la redazione del PEI siano state individuate “le ore necessarie per il sostegno scolastico dell’alunno che versa in situazione di handicap particolarmente grave, l’amministrazione scolastica è priva di potere discrezionale, espressione di autonomia organizzativa e didattica, capace di rimodulare o di sacrificare in via autoritativa, in ragione della scarsità delle risorse disponibili per il servizio, la misura di quel supporto integrativo così come individuato dal piano, ma ha il dovere di assicurare l’assegnazione, in favore dell’alunno, del personale docente specializzato, anche ricorrendo all’attivazione di un posto di sostegno in deroga al rapporto insegnanti/alunni, per rendere possibile la fruizione effettiva del diritto, costituzionalmente protetto, dell’alunno disabile all’istruzione, all’integrazione sociale e alla crescita in un ambiente favorevole allo sviluppo della sua personalità e delle sue attitudini”.
Lo stesso Tribunale ha ribadito come il diritto dell’alunno all’istruzione e all’uguaglianza non possa essere compresso per esigenze di natura finanziaria del Comune, così come sottolineato dall’orientamento della Corte Costituzionale, secondo il quale “è la garanzia dei diritti incomprimibili a incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione“. Tale condotta del Comune di Battipaglia, infatti, oltre a ledere l’effettiva fruizione di diritti costituzionalmente garantiti, si è concretizzata, secondo il Tribunale di Salerno, in “una forma di discriminazione basata sulla condizione di handicap del ricorrente”.