Studente con PDP viene bocciato, la mamma ricorre. La scuola si difende: “Mai consegnati certificati medici del figlio”. Ecco cosa ha detto il TAR

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Va respinta l’impugnazione della mancata ammissione alla classe successiva se la scuola si è adoperata per supportare le necessità di soccorso didattico palesate dall’alunno, tramite una molteplicità e varietà di interventi dispiegati, dall’Istituto stesso, a favore del minore. Lo ha stabilito il Tribunale Amministrativo Regionale Campania, Sezione 4, nella Sentenza del 23 gennaio 2024, n. 622.

L’impugnazione della bocciatura

Una donna si è rivolta al TAR censurando la deliberazione del consiglio di classe, recante la non ammissione del figlio minore alla classe II della scuola secondario di primo grado, deducendo che per l’a.s. 2020/21, l’Istituto Comprensivo Statale dove il minore era stato iscritto per il I anno della scuola secondaria di primo grado, avendo ben nota la complessa situazione psicologica del minore, aveva compilato un piano didattico personalizzato (PDP) e disposto l’adozione nei confronti del minore di misure dispensative e compensative, nonché l’adozione di obiettivi minimi per ogni singola disciplina.

Il soccorso didattico posto in essere dalla scuola

Il Tar, nel rigettare il ricorso interposto dalla donna contro la bocciatura del figlio, ha evidenziato che dall’analitica ricostruzione degli accadimenti e delle attività poste in essere dall’istituto per supportare le necessità di soccorso didattico palesate dall’alunno, emerge la molteplicità e varietà degli interventi dispiegati dall’Istituto stesso a favore del minore. L’Istituto scolastico aveva infatti elaborato, in favore del minore, un apposito e specifico Piano Didattico Personalizzato al fine di sollecitare le aree educative, didattiche e affettivo relazionale.

Le comunicazioni alla madre

Inoltre, è risultato che i risultati del primo scrutinio sono stati comunicati alla madre in occasione dell’incontro scuola-famiglia, e alla madre era stato anche comunicato che per supportare la partecipazione del discente al dia educativo, il Consiglio di classe avrebbe elaborato un Piano Didattico Personalizzato, per la cui illustrazione la madre veniva riconvocata, ricevendo ulteriori delucidazioni e chiarimenti in merito.

La mancata comunicazione dei certificati medici

Lo stesso Piano Didattico Personalizzato era stato sottoscritto dalla madre, ma la stessa non aveva mai depositato agli Uffici di Segreteria o ai docenti certificazioni mediche attestanti un compromesso stato di salute psico-fisica del discente, né tantomeno aveva riferito di un percorso terapeutico e/o psicoterapeutico seguito dal ragazzo.

La predisposizione di un PDP

Secondo il TAR risulta provato per tabulas che il Consiglio di classe ha predisposto per il minore un PDP che è stato sottoscritto ed accettato dalla madre, contrariamente a quanto asserisce la medesima, e su sua richiesta consegnatole in formato cartaceo, a causa di una collaborazione frammentaria e non positiva al dia educativo e didattico da parte dell’alunno. Il Consiglio di classe, dunque, ha predisposto un PDP che è stato sottoscritto dalla madre del minore la quale in tale occasione ben avrebbe potuto evidenziare il particolare e bisognevole di aiuto, stato di salute psicologica del minore, ma non ha posto in luce nulla al riguardo, né ha prodotto all’istituto alcuna certificazione medica al riguardo.

La mancata collaborazione dell’alunno

Nella relazione della scuola si è evidenziato che, nonostante la predisposizione e l’attuazione del PDP, il discente evidenziava ancora un atteggiamento poco collaborativo al dialogo didattico ed educativo, pertanto numerosi sono stati i solleciti alla famiglia per una più puntuale collaborazione e un maggior supporto all’attività dei docenti, come si evince dai fonogrammi di due docenti, i quali informavano il genitore degli atteggiamenti irriverenti e oppositivi, nei confronti dei docenti, o ancora di sonnolenza dimostrata dal discente che si giustificava dicendo di essere rimasto sveglio fino alle cinque del mattino per guardare programmi video.

Gli strumenti compensativi

Quanto agli strumenti compensativi utilizzati e nominati nel PDP, la relazione ha evidenziato: formulari, sintesi, schemi e mappe concettuali, molto utilizzate nella didattica quotidiana dai docenti, calcolatrice e vocabolario per la lingua straniera. Ai fini della valutazione si era proceduto a programmare e concordare con l’alunno le verifiche, prove orali a compensazione di quelle scritte, maggior peso al contenuto che alla forma ai fini della valutazione, prove informatizzate, svolte in piattaforma didattica.

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