Studente 13enne si toglie la vita, Nicoletti: “Necessario cambiamento sociale e culturale. Viviamo in un’epoca ipocrita e perbenista”
Gianluca Nicoletti, giornalista e scrittore, su “La Stampa” ha condiviso un commento riguardo il suicidio di uno studente di 13 anni, vittima di bullismo. Il suo intervento pone interrogativi importanti sulla natura del bullismo e sulle responsabilità della società.
Nicoletti pone in discussione l’accettazione passiva di un fenomeno così crudele e distruttivo. È inaccettabile considerare il bullismo come una semplice “scuola di vita”. La pressione insopportabile e il tormento nei confronti degli adolescenti più vulnerabili, spesso etichettati come non conformi agli standard sociali, portano a conseguenze tragiche.
Il giornalista sottolinea la responsabilità della generazione di genitori cresciuti in un’epoca di rigore ipocrita e perbenista. È fondamentale riconoscere il cambiamento sociale e culturale necessario per contrastare il bullismo. Non si tratta solo di una questione di educazione scolastica ma di un impegno collettivo a tutti i livelli.
Viviamo in un’epoca in cui ogni aspetto della realtà è in continua evoluzione e riscrittura. La società moderna richiede un impegno costante per distinguere la verità dalla finzione e per riconoscere e accettare la diversità. La lotta contro il bullismo e la promozione di un ambiente più inclusivo e comprensivo sono essenziali.
Il caso tragico e doloroso di questo giovane studente è un chiaro segnale che la società deve fare di più. È tempo di mettere in discussione e superare i pregiudizi e le concezioni arcaiche che ancora persistono. La formazione di giovani consapevoli, sicuri e rispettosi delle differenze è un obiettivo fondamentale per prevenire futuri episodi di tale gravità.