Stretta su autovelox, restano garantiti dove necessari: “Scuole, asili e ospedali”

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Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, annuncia una stretta sugli autovelox, con nuove regole che ne disciplinano l’uso e il posizionamento. La riforma mira a prevenire incidenti stradali, evitando l’uso degli autovelox come strumento per fare cassa a spese degli automobilisti.

Gli autovelox dovranno essere ben visibili e distanziati, con la contestazione immediata in caso di dispositivi mobili. I rilevatori non potranno più essere posizionati su strade con limiti di velocità inferiori ai 50 km/h nelle aree urbane. Inoltre, dovranno essere segnalati con un adeguato anticipo: almeno 1 chilometro prima fuori dai centri abitati, 200 metri sulle strade urbane di scorrimento e 75 metri sulle altre strade.

La riforma è volta a garantire la sicurezza della circolazione stradale, evitando che gli autovelox diventino una “tassa” per gli automobilisti. I dispositivi saranno installati solo dove necessari, come vicino a scuole, asili o ospedali, evitando posizionamenti senza reali esigenze di sicurezza.

Il provvedimento prevede che i tratti di strada su cui gli autovelox potranno essere utilizzati siano individuati con un provvedimento del prefetto. Inoltre, fissa una distanza minima tra un dispositivo e l’altro per evitarne la proliferazione. L’utilizzo di dispositivi a bordo di un veicolo in movimento sarà consentito solo con contestazione immediata, altrimenti dovranno essere scelte postazioni fisse o mobili ben visibili.

Le nuove regole entreranno in vigore immediatamente, con un periodo transitorio di 12 mesi per permettere ai sindaci di adeguare i dispositivi già installati. Resta però aperta la questione dell’omologazione degli autovelox. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che le multe emesse tramite dispositivi non omologati sono nulle, creando il rischio di numerosi ricorsi.

Il Codacons ha evidenziato che l’Italia conta 11.303 autovelox installati lungo le strade. Province e comuni richiedono un intervento urgente. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sta lavorando a una norma specifica che potrebbe essere inserita nel nuovo Codice della Strada, attualmente in esame al Senato. Intanto, alcuni comuni, come Trieste e Muggia, hanno deciso di sospendere i controlli effettuati con gli autovelox.

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