Stress da rientro a scuola: un’emergenza silenziosa che colpisce genitori e figli

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Il rientro a scuola è un momento di gioia e trepidazione per molti, ma per un numero crescente di famiglie si trasforma in un periodo di forte stress. L’allarme, lanciato dagli Stati Uniti, ha trovato conferma anche in Europa, con l’Italia al secondo posto tra i paesi più colpiti.

I fattori scatenanti sono molteplici: l’aumento dei costi per il materiale scolastico, la pressione per la gestione della routine familiare, la mancanza di sonno e la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Tale situazione di stress costante può portare al burnout genitoriale, una condizione medica riconosciuta dall’OMS, con conseguenze negative sulla salute mentale e fisica di genitori e figli.

I genitori stressati tendono a trasmettere ansia e nervosismo ai propri figli, aumentando il rischio di disturbi comportamentali e difficoltà scolastiche. Si innesca così un circolo vizioso che può avere un impatto negativo sullo sviluppo emotivo e cognitivo dei più giovani.

Per affrontare questa emergenza silenziosa è necessario un cambio di prospettiva culturale. Le istituzioni e le aziende sono chiamate a fare la loro parte, offrendo maggiore flessibilità lavorativa ai genitori, bonus scolastici, agevolazioni fiscali e servizi di supporto psicologico.

È fondamentale, inoltre, aumentare la consapevolezza sociale sul problema, promuovendo un dialogo aperto e costruttivo tra genitori, insegnanti e istituzioni. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile creare un ambiente scolastico più sereno e supportare le famiglie in questo delicato momento dell’anno.

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