Strage di famiglia a Palermo, la procuratrice dei minori si rivolge a presidi e docenti: “Quando cogliete dei segnali di fatti gravi e inquietanti riguardanti i vostri studenti, segnalateli immediatamente”

“Questa storia deve farci riflettere”, afferma a La Repubblica la Procuratrice Claudia Caramanna, commentando i drammatici eventi di Altavilla Milicia, dove sono morti tre componenti di un nucleo familiare (madre e due figli). “Il disagio in cui sono maturati questi fatti è nato molto tempo prima”.
La Procuratrice Caramanna si interroga sul perché nessuno abbia notato l’assenza dei minori da scuola nei giorni precedenti la tragedia. “Possibile che in una comunità nessuno abbia colto segnali di disagio?”, chiede. “Domande che è necessario porsi, perché il disagio nelle famiglie e tra i giovani non può essere solo una questione da delegare alla magistratura e alle forze dell’ordine”.
“C’erano segnali di disagio in quel nucleo familiare che probabilmente sono stati sottovalutati”, sostiene la Procuratrice. “Ecco perché lancio un appello forte a insegnanti e dirigenti scolastici: quando cogliete segnali di fatti gravi e inquietanti riguardanti i vostri studenti, segnalateli immediatamente”.
“Non è facile cogliere i segni di disagio nei giovani”, ammette la Caramanna, “ma deve essere l’impegno quotidiano di un’intera comunità”.
La Procura per i minorenni di Palermo è impegnata in un numero crescente di fascicoli, sia penali che civili. “Nell’ultimo anno, l’incremento dei fascicoli civili è stato del 400%, con 10 mila segnalazioni”, evidenzia la Procuratrice. “Il carico penale è cresciuto del 40%”.
“Nel nome di Francesca Morvillo, magistrata straordinaria che ha lavorato in questa Procura, continuiamo a lavorare senza sosta”, conclude la Caramanna. “Ma è necessario davvero un impegno di tutta la comunità per contrastare il disagio minorile e prevenire tragedie come quella di Altavilla”.