Precariato estremo, Francesco, da Catanzaro a Caltanissetta: “640 km tra andata e ritorno per 350 euro netti per 3 ore settimanali. Andavo sempre felice a scuola”
Francesco, calabrese di origine, è un docente di musica e strumento musicale. Iscritto nelle GPS della provincia di Parma, spinto dalla convinzione che al Nord le opportunità fossero maggiori, si è trovato a fare i conti con una realtà ben diversa dalle aspettative.
“È passato settembre 2023 e non arrivavano convocazioni”, racconta Francesco a Orizzonte Scuola. La svolta, inaspettata, è arrivata a fine settembre con una chiamata dal Trentino, a Rovereto, per una supplenza di un mese.
L’esperienza “estrema” a Caltanissetta
Un’esperienza breve, conclusa il 23 ottobre, che lo ha costretto a un nuovo viaggio, questa volta verso la Calabria, per poi ripartire tre giorni dopo per Caltanissetta, in Sicilia.
Lì, un contratto al 30 giugno per sole tre ore settimanali di insegnamento di strumento musicale. “Consapevole che quella poteva essere l’ultima spiaggia”, Francesco ha accettato. Un’esperienza che si è rivelata un vero e proprio tour de force: “Partivo la mattina alle 7 da casa, in provincia di Catanzaro, e andavo a Villa San Giovanni a prendere la nave per la traversata. Alle 12 circa arrivavo a scuola, pranzavo e alle 14 iniziavo le lezioni che terminavano alle 17. A quel punto ripiombavo in macchina e percorrevo altri 320 km per tornare a casa. Arrivavo intorno alle 23 circa”.
Trenta viaggi tra ottobre e giugno, un costo elevato tra traghetti e benzina, e uno stipendio di circa 350 euro netti, insufficiente a coprire le spese, stimate tra i 500 e i 600 euro mensili. Un anno di sacrifici, dunque, ma anche di grande determinazione. “Per me è stato difficile e complicato, ma da questa esperienza sono uscito più forte e più determinato”, afferma Francesco. “L’amore per l’insegnamento mi ha spinto ad affrontare un anno così tortuoso e complicato. Andavo sempre felice a scuola”.
E la sua perseveranza ha dato i suoi frutti. Oggi Francesco lavora con un contratto fino al 31 agosto a Novara, un traguardo raggiunto grazie anche a quell’anno di precariato estremo.