Stop a blocco scatti 2012 e 2013, cosa prevede il Decreto in discussione al CdM? “Blocco non trova applicazione per il 2014”. Con il testo del DM

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red – "Per il personale della scuola non trova applicazione per l’anno 2014, nell’ambito degli stanziamenti di bilancio relativi alle competenze stipendiali, il blocco degli ‘scatti’ dello stipendio", una delle novità rilevanti del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri. Pubblichiamo il testo del Decreto approvato

red – "Per il personale della scuola non trova applicazione per l’anno 2014, nell’ambito degli stanziamenti di bilancio relativi alle competenze stipendiali, il blocco degli ‘scatti’ dello stipendio", una delle novità rilevanti del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri. Pubblichiamo il testo del Decreto approvato

In allegato il testo del decreto diramato dal Governo.

All’articolo 1 del Decreto prevede lo stop ai provvedimenti di retrocessione "a una classe stipendiale inferiore del personale scolastico interessato che ne abbia acquistata una superiore nell’anno 2013, in virtù dell’anzianità economica attribuita nel medesimo anno."

Inoltre, non sono adottati i provvedimenti di recupero.

Viene inoltre accantonata la somma di 120 mln di euro provenienti dal fondo derivante dai risparmi provenienti dai tagli Gelmini.

Inoltre, leggiamo nel comma 4, "in relazione a quanto disposto dall’articolo 1, comma 1, lettera b), del Decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre n. 122, per il personale della scuola non trova applicazione per l’anno 2014, nell’ambito degli stanziamenti di bilancio relativi alle competenze stipendiali, l’articolo 9 comma 1 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, come prorogato dall’articolo 1, comma 1, lettera a), del citato decreto del presidente della Repubblica . 122 del 2013"

Il testo, dunque, stabilisce che per il 2014 "non trova applicazione" il blocco previsto dalla Manovrina correttiva del 2010 (dl 78, misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria), che stabilisce – al comma 1 dell’articolo 9 – che il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti pubblici (compresi quelli della scuola) "non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, incluse le variazioni dipendenti da eventuali arretrati".

Infine, "il ministro dell’Economia – troviamo riportato alla fine del primo articolo – è autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio".

Scatti stipendiali, vittoria su tutti i fronti (per i prof). Pagamento 2012, sblocco 2013 e ripristino 2014. Gli ATA? Il testo del Decreto

Scarica il decreto

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