Stop alle sospensioni tradizionali, più scuola e impegno sociale. Valditara: “Basta stare a casa davanti alla Playstation, l’aumento della violenza ci impone di intervenire”

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un intervento sull’edizione cartacea de Il Giornale di venerdì 31 gennaio, ha illustrato le nuove misure volte a rafforzare il valore della condotta nelle scuole.
“L’aumento della violenza giovanile, anche negli istituti scolastici, ci impone di intervenire con decisione”, ha dichiarato il Ministro. L’obiettivo è restituire autorevolezza ai docenti e promuovere la responsabilità individuale degli studenti, mettendo al centro il rispetto delle regole e delle persone. “Non si tratta di riflessioni ideologiche, ma di affrontare la realtà”, ha sottolineato Valditara. Le nuove norme prevedono che la condotta incida sulla promozione e sul voto finale all’esame di maturità.
Il 6 in condotta non basta: serve una tesina e un colloquio
Nelle scuole secondarie di primo grado, la condotta avrà un voto in decimi e farà media con le altre materie. Un voto inferiore a sei comporterà la non ammissione alla classe successiva. Alle superiori, il 5 in condotta significherà la bocciatura, mentre il 6 richiederà un approfondimento sui temi della cittadinanza. “Chi arriva alla maturità con 6 in condotta dovrà presentare una tesina e discuterla al colloquio orale, dimostrando di aver compreso le ragioni del giudizio ricevuto”, ha spiegato il Ministro. Il momento di riflessione riguarderà tematiche come bullismo, violenza e mancanza di rispetto.
Stop alle sospensioni tradizionali: più scuola e impegno sociale
Un’altra novità riguarda le sanzioni disciplinari. “Basta con le sospensioni che si traducono in giorni a casa davanti alla playstation”, ha affermato Valditara. Le nuove misure prevedono più scuola per le sospensioni fino a due giorni e, per periodi più lunghi, attività socialmente utili. Gli studenti potranno essere coinvolti in attività presso case di riposo, mense per i poveri o nella manutenzione della scuola. “L’obiettivo è far comprendere l’importanza dell’altro, della società, delle regole e del rispetto”, ha concluso il Ministro. Si punta a formare cittadini maturi e consapevoli, capaci di rispettare sé stessi e gli altri.
Cosa cambia per la Maturità
L’esame di Stato non valuterà solo la preparazione scolastica, ma terrà conto anche della condotta. Una delle principali novità riguarda i candidati interni che ottengono un 6 in condotta: dovranno presentare al colloquio un elaborato sulla cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal consiglio di classe. “L’esame permetterà a ogni studente di esprimere al meglio le proprie conoscenze, considerando anche il comportamento tenuto durante il percorso scolastico“, aveva sottolineato alcuni giorni fa il Ministro Valditara.
Condotta sotto la lente: dal 5 all’esclusione, dal 6 all’elaborato
L’inasprimento dei criteri di valutazione della condotta riflette l’impegno del Ministero nel promuovere il rispetto delle regole. Un 5 in condotta potrebbe comportare l’esclusione dall’esame, mentre il 6 richiederà l’elaborazione e la discussione di una tesina specifica. “Non basta più la sufficienza in condotta per accedere alla maturità senza ulteriori impegni”, ha precisato il Ministro. L’obiettivo è chiaro: garantire che gli studenti, oltre a essere preparati dal punto di vista didattico, dimostrino anche senso civico.
Crediti scolastici: condotta inferiore a 9 penalizza il punteggio
Dal 2025, la condotta inciderà anche sul punteggio finale attraverso i crediti scolastici. Il massimo ottenibile, pari a 60 punti, sarà riservato agli studenti con una media tra 9 e 10 e un comportamento impeccabile. Chi, invece, ha riportato una condotta inferiore a 9 nel triennio, vedrà ridotto il proprio “tesoretto” di crediti, a prescindere dalla media dei voti. “La condotta diventa un elemento determinante per il successo scolastico”, ha concluso Valditara. “Premiamo il merito e la responsabilità, elementi essenziali per la formazione dei cittadini di domani”.
Con più di 2 giorni di sospensione scatta obbligo di attività in strutture convenzionate
Da fine ottobre, con l’entrata in vigore della legge n.150, le sospensioni fino a due giorni comporteranno un maggiore impegno scolastico, con attività di riflessione sui comportamenti che hanno portato alla sanzione. Gli studenti dovranno produrre un elaborato critico, valutato dal consiglio di classe.
Per le sospensioni superiori ai due giorni, invece, sono previste attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate, come mense della Caritas, ospedali, case di cura o la cura del giardino scolastico. Le attività potranno proseguire anche dopo il rientro in classe, secondo i principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità, per favorire la responsabilizzazione del giovane.
Le nuove norme mirano a “ripristinare la cultura del rispetto e affermare l’autorevolezza dei docenti”. Oltre alle nuove modalità di sospensione, la legge prevede anche l’introduzione del voto in condotta nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Una valutazione inferiore a 6 comporterà la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato.
Comportamento degli studenti e sospensioni
- Allontanamento fino a 2 giorni: coinvolgimento dello studente in attività di approfondimento sulle conseguenze dei suoi comportamenti.
- Allontanamento superiore a 2 giorni: svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le scuole, attività che possono proseguire anche dopo il rientro a scuola, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità.
Cosa dice la legge
I regolamenti di cui al comma 4, adottati nel rispetto dell’autonomia scolastica e dei principi di seguito indicati, apporteranno modifiche al regolamento di cui al DPR 24 giugno 1998, n. 249, riformando l’istituto dell’allontanamento degli studenti dalla scuola (fino a 15 giorni). In particolare:
- L’allontanamento fino a due giorni comporterà il coinvolgimento dello studente in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare.
- L’allontanamento superiore a due giorni comporterà lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche e individuate negli elenchi predisposti dall’amministrazione periferica del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Tali attività, se deliberate dal consiglio di classe, potranno proseguire anche dopo il rientro a scuola, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità.
LEGGE IN GAZZETTA UFFICIALE
Leggi anche
Bullismo, ecco le direttive del Ministero: dal voto in condotta ai lavori socialmente utili