Stop alle chat tra docenti, genitori e alunni. Gli studenti bocciano idea: “Non potete controllarci, siete fuori dal tempo”

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Giro di vite sulle chat tra famiglie e docenti. A dire basta è l’Associazione nazionale presidi del Lazio che ha deciso di promuovere una completa revisione del codice deontologico scolastico, risalente allo scorso 2012.

Gli studenti, però, non ci stanno: “Un parere poco utile e fuori dal tempo. Serve educare alla tecnologia, non disincentivarla. La risposta che il sindacato dà è rendere la scuola un ambiente ancora più ostile e chiuso, invece che proporre didattica ed educazione degli strumenti tecnologici, educazione all’affettività e alla sessualità. In tal modo la scuola disincentiverebbe l’utilizzo dei social, invece che fornire strumenti per utilizzarli al meglio”, spiega in una nota la Rete degli Studenti Medi.

Gli studenti chiedono quindi all’Anp di “ritirare il proprio parere sul tema” e di “aprirsi a un luogo di confronto reale con studenti e genitori”.

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Stop alle chat con studenti e genitori, Giannelli (ANP): “Un docente non opera 24 ore su 24. Serve buon senso”. Turi (Uil): “Sbagliato dare norme comuni”

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