Stop ai seggi elettorali nelle scuole. Lo chiede Cittadinanzattiva

“Ad oggi circa l’87% delle sezioni elettorali si trova nelle scuole, una cattiva pratica – specialmente dopo due anni di pandemia e i conseguenti lunghi periodi di DAD – che danneggia la comunità didattica causando l’interruzione di un servizio pubblico essenziale”.
Lo scrive Cittadinanzattiva in un comunicato stampa del 16 maggio.
“Nel 2020 471 comuni hanno spostato i seggi dalle scuole. Nel 2021, invece, anche grazie al fondo di due milioni di euro istituito grazie all’impegno degli On. Giuseppe Brescia, Vittoria Casa e Lucia Azzolina, della Ministra dell’Interno Lamorgese e di ANCI, con l’art.23-bis del decreto legge 22 marzo 2021, n.41, convertito nella legge 21 maggio 2021, n.69, 117 comuni hanno fatto istanza per accedere ai fondi, con la possibilità di liberare più di 500 seggi, a beneficio di circa 30mila studenti“, si legge sulla nota stampa.
“La prossima tornata elettorale si svolgerà a giugno, a scuole chiuse, ma la stessa può rappresentare un’occasione preziosa per tornare a discutere del tema, chiedendo da una parte ai candidati sindaco di prendere un impegno chiaro in vista delle elezioni politiche del 2023, dall’altra alle istituzioni di prevedere sia sostegni finanziari adeguati che una semplificazione delle procedure per agevolare le amministrazioni comunali“, prosegue.
Per questo motivo Cittadinanzattiva, ospitata dal Movimento 5 Stelle, “organizza una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati, per promuovere un confronto e rafforzare un’alleanza con le istituzioni per il perseguimento di un obiettivo tanto importante per il futuro del nostro Paese. Nel corso della conferenza stampa di domani 17 maggio saranno presentati i risultati di un’indagine di Cittadinanzattiva, da tempo impegnata su questo fronte, rivolta ai comuni coinvolti nella tornata elettorale di giugno 2022 per avere informazioni riguardanti eventuali azioni per il trasferimento delle sedi elettorali“, conclude Cittadinanzaattiva.