Stop ai cellulari per i minori di 14 anni, Pellai: “I social media e i videogiochi sono progettati per creare dipendenza. La salute dei nostri ragazzi è in gioco”

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Basta smartphone ai minori di 14 anni e accesso ai social media solo dopo i 16. È questa la richiesta shock di Alberto Pellai, psicoterapeuta, e Daniele Novara, pedagogista, che hanno lanciato una petizione su Change.org per dire “basta” all’uso indiscriminato dei dispositivi digitali da parte dei più giovani.

Un’iniziativa forte, che fa seguito alla circolare del ministro Valditara sul divieto di utilizzo dei cellulari in classe fino alla terza media, ma che punta il dito contro un problema ben più profondo: la dipendenza da tecnologia.

“L’uso precoce di questi strumenti ha conseguenze devastanti per la salute fisica e mentale dei minori”, avvertono Pellai e Novara, forti di dati scientifici allarmanti. I ragazzi dormono male, faticano a concentrarsi, hanno un vocabolario limitato e sono sempre più prigionieri di un mondo virtuale che li allontana dalla realtà.

“I social media e i videogiochi sono progettati per creare dipendenza”, denunciano gli esperti, “intrappolando i giovani in un circolo vizioso di gratificazione immediata”.

La petizione è un appello alla responsabilità, un invito a riflettere sul ruolo della tecnologia nella vita dei più giovani. L’obiettivo è ambizioso: sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere il governo ad adottare misure concrete per proteggere i minori dai rischi del mondo digitale.

“Non sarà facile”, ammette Pellai in un’intervista all’agenzia di stampa SIR, “ma dobbiamo provarci. La salute dei nostri ragazzi è in gioco“.

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