Stop ai cellulari per i bimbi, la psicoterapeuta Stefania Andreoli: “Proteggere i minori senza limitare la loro libertà”

La psicoterapeuta Stefania Andreoli commenta, su Sky TG24, la petizione per vietare i cellulari ai minori di 14 anni e i profili social ai minori di 16 anni, sottolineando la complessità del problema e la necessità di un approccio più articolato.
La petizione, che ha raccolto oltre 13.000 firme, nasce dalla preoccupazione per gli effetti negativi dell’uso dei cellulari e dei social media sui minori. Tuttavia, Andreoli sottolinea che il problema non è così semplice e che la soluzione non può essere solo proibizionistica.
La psicoterapeuta cita studi internazionali che dimostrano come l’uso dei cellulari e dei social media possa avere effetti negativi sulla salute mentale dei minori, ma anche come questi effetti siano spesso legati ad altri fattori, come la mancanza di attenzione e di sostegno da parte degli adulti.
Inoltre Andreoli sottolinea che il divieto di uso dei cellulari e dei social media ai minori di 14 e 16 anni potrebbe avere conseguenze negative, come la limitazione della loro libertà e della loro capacità di comunicare con gli altri. Inoltre, potrebbe anche avere l’effetto contrario, spingendo i minori a cercare modi per aggirare il divieto e utilizzare comunque i cellulari e i social media.
La psicoterapeuta propone quindi un approccio più articolato, che preveda l’educazione digitale fin dalla scuola primaria, la formazione degli insegnanti e dei genitori, e la creazione di spazi di aggregazione e di iniziative dedicate alle esigenze dei più giovani. Inoltre, sottolinea l’importanza di un uso proficuo della tecnologia e della creazione di un ventaglio di esperienze e stimoli che aiutino i minori a crescere e a svilupparsi in modo sano.