Stop ai cellulari in un liceo di Torino, la preside: “Durante la ricreazione molti non si alzano dal banco. Se gli insegnanti li riprendono, si arrabbiano sostenendo che è il loro tempo libero”

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Il liceo scientifico Volta di Torino ha deciso di vietare l’uso degli smartphone nel biennio, anche durante l’intervallo. La preside Maurizia Basili spiega, in un’intervista al Corriere della Sera, che i ragazzi devono imparare a socializzare e a non dipendere sempre dal cellulare.

“Siamo arrivati a questa decisione osservandoli durante l’intervallo: molti non si alzano dal banco, non si guardano in faccia”, spiega la preside. “Se gli insegnanti li riprendono, si arrabbiano sostenendo che è il loro tempo libero”.

La decisione è stata presa per favorire la socializzazione tra i ragazzi e per ridurre la dipendenza dal cellulare. “L’invito a tenerli spenti nello zaino non basta”, sostiene la preside Basili. “Per i docenti diventa un incubo controllare, soprattutto ai cambi d’ora e negli intervalli”.

I genitori sono stati informati della decisione e molti di loro sono d’accordo. “Sono d’accordo e lo trovo istruttivo: li sequestro anche io a casa, usandoli si perde la cognizione del tempo”, sostiene l’imprenditore Dario Casalini, padre di tre figli, uno di loro in prima al Volta. “Il telefono è pensato soltanto per svagarsi e non per imparare”, aggiunge.

Alcuni genitori hanno espresso preoccupazioni per la gestione pratica della decisione, come ad esempio la necessità di avere sempre i contanti per comprare la merenda al bar. Tuttavia, la maggior parte dei genitori è d’accordo con la decisione e ritiene che sia un passo importante per favorire la socializzazione e la crescita dei ragazzi.

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