Stop ai cellulari in classe, Andrea Maggi: “Gli adulti sono i primi ad essere assuefatti ai social. Questo rappresenta un pessimo esempio per i ragazzi”

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Il docente e scrittore, Andrea Maggi, noto per la sua partecipazione a Il Collegio, è intervenuto nella puntata di Porta a Porta dedicata all’uso dei cellulari a scuola. Per Maggi, il problema non si risolve con un divieto, ma con un percorso di educazione digitale che coinvolga studenti, famiglie e insegnanti.

Nel corso della puntata, Maggi ha raccontato la sua esperienza di insegnante in un istituto dove vige il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni. “I ragazzi sono consapevoli della regola e la rispettano”, ha dichiarato Maggi, “ma la domanda che mi pongono è: ‘Voi adulti cosa fate per liberarvi da questa dipendenza?'”.

Secondo il docente, infatti, il problema dell’abuso dei dispositivi digitali non riguarda solo i giovani, ma investe l’intera società. “Viviamo in un mondo in cui gli adulti sono i primi ad essere assuefatti ai social”, ha affermato Maggi, “e questo rappresenta un pessimo esempio per i ragazzi”.

Per questo motivo, Maggi ha lanciato un appello a genitori ed educatori: “Bisogna lavorare insieme per promuovere un uso consapevole dei dispositivi digitali. Vietare non basta, serve un vero e proprio patto educativo”.

Il docente ha poi concluso il suo intervento citando alcuni studi scientifici che paragonano la dipendenza da cellulare a quella da cocaina. “Nessun genitore darebbe la cocaina ai propri figli”, ha detto Maggi, “eppure spesso non ci rendiamo conto che consegnare uno smartphone a un bambino senza un’adeguata educazione digitale può avere effetti altrettanto devastanti”.

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