Stop ai cellulari in classe, in California come in Italia e Francia. Il Phone-Free-Schools Act mette d’accordo Democratici e Repubblicani

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Anche in California, a partire dal prossimo anno scolastico, gli studenti saranno obbligati a riporre il cellulare durante le lezioni. Questo è quanto stabilisce il Phone-Free Schools Act, una legge approvata mercoledì a Sacramento con il sostegno bipartisan di democratici e repubblicani. Gli istituti pubblici della California avranno tempo fino al primo luglio 2026 per definire le modalità con cui vieteranno l’uso degli smartphone all’interno delle aule.

Il Phone-Free-Schools Act

La legge è ora in attesa della firma del governatore democratico Gavin Newsom, che ha già espresso il suo sostegno alla misura. Due settimane fa, Newsom ha inviato una lettera ai presidi scolastici, nella quale si è detto preoccupato per i rischi mentali e sociali legati all’uso continuo del cellulare all’interno dei campus e delle classi.

Negli Stati Uniti, misure simili sono già state adottate in altri stati come Indiana, Minnesota, Ohio e Virginia.

La legge, così come in Italia, prevede delle eccezioni per cui gli studenti potranno utilizzare i cellulari. Sarà infatti consentito accedere ai dispositivi in caso di problemi medici o situazioni di emergenza, assicurando così che la sicurezza e la salute degli studenti non siano compromesse.

In Italia

Ricordiamo che in Italia, con circolare apposita, è stato avviato già a partire da questo settembre un intervento simile. Viene quindi stabilito il divieto di utilizzo del telefono cellulare in classe, anche per scopi educativi e didattici, per gli studenti dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado.

Fanno eccezione solo i casi in cui l’uso del dispositivo sia previsto dal Piano Educativo Individualizzato o dal Piano Didattico Personalizzato, come strumento di supporto per alunni con disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento o per particolari e documentate condizioni personali.

Cosa succede in Francia?

Anche la Francia ha deciso di affrontare seriamente la dipendenza da smartphone tra i giovani, avviando una sperimentazione su vasta scala che prevede il divieto di utilizzo dei cellulari nelle scuole per gli studenti fino ai 15 anni.

L’iniziativa mira a promuovere una “pausa digitale” e a contrastare gli effetti negativi legati all’abuso di dispositivi elettronici tra i ragazzi. In questa prima fase, saranno circa 200 le scuole secondarie coinvolte, dove gli studenti dovranno consegnare i loro smartphone all’ingresso e li riavranno solo al termine delle lezioni.

Le preoccupazioni alla base di queste decisioni

Le motivazioni alla base di tali scelte risiedono nelle preoccupazioni sorte a seguito di studi recenti sugli effetti negativi a seguito di un eccessivo utilizzo di questi dispositivi.

Ricerche internazionali hanno dimostrato che l’uso del cellulare durante le lezioni, anche se finalizzato all’apprendimento, può influire negativamente sulle prestazioni scolastiche degli studenti. In particolare, il Rapporto Unesco 2023 ha messo in evidenza, tramite i dati delle valutazioni internazionali su larga scala, come quelli dell’Ocse-Pisa 2022, un legame sfavorevole tra un uso eccessivo delle tecnologie digitali e il rendimento scolastico.

Il Rapporto Ocse ha inoltre rilevato che l’uso frequente degli smartphone a scuola rappresenta una fonte di distrazione per gli studenti, riducendo in modo significativo il loro livello di attenzione, soprattutto durante le lezioni di matematica. L’esposizione continua e spesso incontrollata ai telefoni cellulari sin dall’infanzia e nella preadolescenza può ostacolare lo sviluppo naturale delle capacità cognitive, causando problemi come la perdita di concentrazione e memoria, la diminuzione delle capacità dialettiche, del pensiero critico e della capacità di adattamento.

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