Stipendio supplenze brevi e temporanee 2024/25, i pagamenti saranno regolari? ISTRUZIONI alle segreterie
Supplenze brevi e temporanee: oltre alle difficoltà dal punto di vista didattico, il punto debole è rappresentato – ormai da anni – dai ritardi nel pagamento degli stipendi, sia per il personale docente che ATA, in servizio su questa tipologia di contratti. Il Ministero fornisce delle istruzioni ben precise alle segreterie scolastiche per rendere più efficiente il sistema di collaborazione con NoiPA.
Supplenti temporanei: come avviene il pagamento
Dopo la presa di servizio la segreteria inserisce i dati sul SIDI e li invia a NoiPA, il portale degli stipendi per i dipendenti della Pubblica Amministrazione. Il compito di NoiPA è quello di acquisire i dati e di provvedere alla gestione del trattamento economico spettante.
Pagamento stipendio
La scuola verifica, per ogni supplente, il risultato del calcolo elaborato da NoiPA. Se ci sono variazioni (es. ferie non fruite, assenze, assegno nucleo familiare) la scuola inserisce le variazioni e le comunica nuovamente a NoiPA. Se non ci sono variazioni la scuola autorizza il pagamento dello stipendio. I dati vengono quindi inviati alla Ragioneria Generale dello Stato (c’è un ufficio in ogni provincia, puoi cercare quello di riferimento nella tua provincia)
La Ragioneria verifica la disponibilità dei fondi e – se ci sono i soldi – autorizza il pagamento, altrimenti NoiPA verificherà di continuo fino a quando il Ministero non provvederà a caricare il borsellino.
NoiPA effettua due emissioni speciali ogni mese, una entro il 18 ed un’altra a fine mese in concomitanza con l’emissione ordinaria.
Dall’emissione speciale trascorre poi qualche giorno (entro 10 giorni lavorativi) prima di ricevere l’accredito nella modalità indicata alla segreteria.
Di solito quindi, le supplenze temporanee vengono liquidate non prima di un mese dopo la stipula del contratto.
Le difficoltà
In questi anni i ritardi superiori a uno – due mesi si sono verificati spesso.
Un sistema più snello per il pagamento veloce degli stipendi era stato annunciato ad aprile 2023 nell’ambito di 20 misure volte a sburocratizzare la scuola.
La nota del 30 settembre 2024
Il Ministero specifica alle segreterie scolastiche
“Con l’obiettivo di garantire il pagamento delle spettanze al personale scolastico supplente breve e saltuario entro 30 giorni, il DSGA e il DS, a conclusione del rapporto di lavoro, o di ogni mensilità in caso di contratti di più lunga durata, verificano la congruità e la completezza dei dati trasmessi entro tre giorni lavorativi dalla conclusione della mensilità di riferimento e, tramite SIDI, effettuano l’autorizzazione tempestiva al pagamento (adempimento non previsto per gli incarichi di religione) e la trasmettono a NoiPA mediante SIDI.
Il processo si conclude con il pagamento da parte di NoiPA del rateo stipendiale, autorizzato dal DSGA e dal DS, tramite il Sistema Spese della Ragioneria Generale dello Stato. Questa Direzione Generale, sulla base del fabbisogno calcolato delle singole rate autorizzate, assegna le risorse finanziarie occorrenti sui singoli POS dell’Istituzione scolastica, nel limite degli stanziamenti di bilancio previsti a legislazione vigente.”
Quanto indicato nella nota n. 36704 del 30 settembre 2024 è quanto riportato anche nella nota di settembre 2023, ma nell’anno scolastico 2023/24 si sono avuti almeno due periodi di grande ritardo, uno sbloccato a gennaio 2024 e l’altro in coincidenza con la conclusione dei contratti e l’inizio del periodo estivo.
Sarà la volta buona? Il problema infatti non è nella tempestività con la quale le segreterie scolastiche agiscono (sulla quale non abbiamo dubbi), ma sulle somme caricate sui POS delle singole istituzioni scolastiche, procedura a monte che non dipende dalle singole scuole.