Stipendio marzo, per alcuni insegnanti e ATA il premio bonus 100 euro per aver lavorato in presenza a marzo 2020

Stipendio marzo 2021: alcuni insegnanti e ATA hanno trovato nel cedolino già consultabile nell’area riservata del portale NoiPA la dicitura ART63 DL 18/2020. Di cosa si tratta, a chi e quanto spetta, potrà arrivare nei prossimi cedolini. Si tratta di un premio per il lavoro svolto in presenza nel mese di marzo 2020, primo mese dell’emergenza sanitaria Covid 19.
Premio bonus 100 euro
Innanzitutto va precisato che la somma di 100 euro è il massimo che insegnanti e ATA potrebbero percepire. Nella realtà molti di loro percepiranno molto meno (alcuni nulla, perché la sospensione dell’attività didattica è scattata già a fine febbraio 2020 e non si sono più recati a scuola per le attività didattiche dell’anno scolastico 2019/20).
Il premio infatti viene corrisposto in relazione ai giorni effettivamente svolti in presenza a marzo 2020.
Il premio è previsto dall’articolo 63 del Decreto Cura Italia del 17 marzo 2020. Esso prevede che “ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che possiedono un reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente di importo non superiore a 40.000 euro spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese“.
A chi spetta il bonus
Il bonus, rimodulato sugli effettivi giorni lavorati nella sede di lavoro, per i lavoratori dipendenti, quindi, sarà corrisposto, rimodulato in base agli effettivi giorni lavorati a marzo nella scuola a:
- i docenti che hanno lavorato fino al 4 marzo
- ai Dirigenti scolastici che si sono recati a scuola durante la sospensione dell’attività didattiche (anche solo per parte del mese di marzo)
- Al personale ATA che si è recato a scuola per svolgere quelle individuate come attività indifferibili dai dirigenti scolastici (anche per parte del mese di marzo)
Con avviso del 12 febbraio2021 il Ministero ha comunicato che è stata integrata la lista degli aventi diritto, che adesso include anche DSGA, ATA ex LSU nominati a marzo 2020, artt.36 e 59 CCNL e docenti incaricati di religione (contratti ti tipologia N05, N27 ed N28).
Per capire l’importo spettante si deve utilizzare il rapporto tra i giorni di presenza in sede (indipendentemente dal numero di ore prestate) effettivamente lavorati nel mese di marzo 2020 e quelli lavorabili, che sono:
a) 22 se la settimana lavorativa è articolata su 5 giorni (lun-ven);
b) 26 se la settimana lavorativa è articolata su 6 giorni (lun-sab).
Il premio sarà, quindi, rapportato ai giorni effettivamente lavorati considerando che i 100 euro spettano solo a chi ha lavorato 22 giorni per settimana articolata su 5 giorni e 26 giorni per settimane lavorativa su 6 giorni. Per tutti gli altri, l’importo spettante sarà rimodulato sui giorni effettivamente lavorati.
Cifra simbolica
Se si considera il mese di marzo con 22 giorni lavorativi, e che il bonus per chi ha lavorato tutto il mese di marzo è di 100 euro, spetteranno 4,50 euro per ogni giorno effettivamente lavorato all’interno della scuola.
Si tratta quindi, in alcuni casi, di una cifra simbolica e non di un vero e proprio incentivo.
La rilevazione da parte delle segreterie scolastiche si è conclusa lo scorso 12 marzo. Per questo motivo alcuni trovano l’importo già nel cedolino di marzo, altri invece dovranno attendere la prossima mensilità di aprile.