Stipendio docenti ai livelli europei, tutti d’accordo. Ma è scontro tra PD e Destra. FdI: “Letta avrebbe potuto già farlo, era al Governo”

Gli stipendi dei docenti al centro della campagna elettorale, tutti convengono che sulla necessità di aumentarli e “renderli europei”. Ma è scontro politico tra destra e sinistra.
Partito Democratico
Lo scontro politico prende le mosse dalle affermazioni di Enrico Letta che nella giornata di ieri ha detto che in caso di vittoria del suo partito avrebbe pagato gli insegnanti come nel resto dell’Europa.
“Mi prendo l’impegno – ha detto il segretario – se vinciamo, a fine legislatura, gli insegnanti saranno pagati con una retribuzione che sarà la media di quella degli altri insegnanti europei”. Perché, e la cosa è risaputa da anni, “gli insegnanti vengono pagati meno di tutti gli altri”
Alle affermazioni di Letta sono seguite quelle di Navarra, che ha ricordato come “gli insegnanti sono l’anima e il motore delle nostre scuole. Sostenendoli con stipendi adeguati – ha detto – riconosciamo loro quella innegabile responsabilità di formare chi potrà promuovere sviluppo economico e sociale solido e duraturo alle nostre comunità”
“Bene proposta del PD – ha rincarato Nicola Zingaretti su Twitter – La scuola deve essere il pilastro della #RiCostituzione italiana, e il lavoro dell’insegnante attrarre i migliori giovani del Paese. Idee e passione, prima le persone”.
Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera e Simona Malpezzi capogruppo Pd al Senato entrano nel dibattito facendo il punto sul rinnovo contrattuale.
“In Italia – dicono le due capogruppo – la carriera di docente è meno ambita rispetto ad altri Paesi perché la professione non gode di adeguato riconoscimento in termini di prestigio, retribuzione e carriera. Le retribuzioni del nostro corpo docente sono tra le più basse in UE. Per questo se vinceremo le elezioni intendiamo entro il 2027 pagare i nostri docenti con una retribuzione nella media degli altri insegnanti europei”.
Fratelli d’Italia
Sferzante la risposta dell’opposizione, Fratelli d’Italia ricorda al Partito Democratico di essere stato al Governo. “Il Pd – Così i deputati di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti, vicepresidente della commissione Cultura della Camera e responsabile dipartimento istruzione Fdi ed Ella Bucalo responsabile scuola – continua in questa campagna elettorale ad usare in modo spregiudicato il personale docente. Avrebbero potuto in tanti anni di governo reperire le risorse per garantire un aumento adeguato dei contratti ai docenti e avrebbe potuto farlo anche nel decreto Aiuti bis, per contenere l’inflazione (mancano ancora dieci punti percentuali per il 2008/2021)”.
“Invece nulla di tutto questo è accaduto”, concludono
La Lega
Anche la Lega nel suo programma cita gli stipendi europei per i docenti e attacca il PD per voce di Rossano Sasso, “A Enrico Letta chiedo con la massima umiltà di portare rispetto agli insegnanti, che non sopportano più di essere presi in giro dal PD, un partito che prima di fare qualsiasi promessa dovrebbe chiedere scusa al nostro personale docente, educativo ed Ata”.
E rincara la dose, il PD dovrebbe “chiedere scusa per aver partorito mostri come la buona scuola, con i suoi famigerati algoritmi; per aver avallato il precariato, rendendolo cronico e rifiutando qualsiasi forma di stabilizzazione proposta dalla Lega; per aver inventato concorsi assurdi che non valutano la qualità di un docente ma solo la capacità di sfornare nozioni; per aver prestato il fianco a sprechi di denaro pazzeschi come le centinaia di milioni per i famigerati banchi a rotelle o le mascherine che puzzavano“, conclude il deputato leghista.