Stipendio aprile 2025 docenti e ATA, fino a 100 euro in meno. Manca riduzione cuneo fiscale, come funziona

Stipendio aprile 2025: nonostante l’indennità di vacanza contrattuale, i cui termini di erogazione sono stati spiegati in dettaglio in un comunicato da NoIPA, docenti e ATA hanno percepito un importo netto più basso rispetto alla corrispondente mensilità del 2024. Ed è la mensilità di Pasqua, dei ponti, delle gite fuori porta, del ritorno a casa in treno o aereo. Tanta l’amarezza con cui sui social i lavoratori della scuola hanno espresso il proprio disappunto.
Importo visibile su NoiPA
Ricordiamo che da domenica 7 aprile, dopo il ripristino delle funzionalità di NoiPA, l’importo della mensilità di aprile è visibile nell’area personale di NoIPA. Il cedolino con i dettagli (è stata erogata anche l’indennità di vacanza contrattuale) verrà reso disponibile pochi giorni prima dell’addebito , confermato per il 23 aprile.
Mancata riduzione del cuneo fiscale 2025
A spiegare la dinamica è il sindacato FLC CGIL: “Con il cedolino del mese di aprile un consistente numero di lavoratori della scuola e dell’Afam, pagati tramite Noipa (il sistema informatico e di calcolo del Ministero dell’Economia) si vedrà ridotto il netto in busta paga anche di oltre 100 euro netti, senza alcuna spiegazione da parte dell’ente pagatore.
“Ciò è dovuto– si legge in una nota della FLC CGIL- al mancato adeguamento della piattaforma informatica rispetto alle novità della Legge di bilancio introdotte da gennaio 2025. Da quella data, infatti, è entrato in vigore il nuovo meccanismo di riduzione del cuneo fiscale che ha sostituito il precedente, di riduzione del cuneo contributivo”.
Come funziona il taglio del cuneo fiscale nel 2025
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, nel presentare i punti fondamentali per la scuola nella Legge di Bilancio 2025, a novembre 2024 scriveva
“Con il “taglio” del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, tutto il personale della scuola godrà, in via definitiva, di un aumento stipendiale pari al 6/7%”
La novità dunque per gli stipendi 2025 avrebbe dovuto essere il taglio del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, misura che permetterà ad un numero più elevato di docenti e ATA di usufruirne nello stipendio mensile.
Lo schema del nuovo taglio del cuneo fiscale
La percentuale è determinata in base al reddito da lavoro dipendente rapportato ad anno ed è applicata al reddito da lavoro dipendente dichiarato per i soli lavoratori dipendenti con reddito complessivo superiore a 20.000 euro, un’ulteriore detrazione rapportata ai giorni lavorativi, determinata come segue:
Oltre i 20mila euro, spiega il Sole24Ore, si passa ad un meccanismo di detrazioni aggiuntive che vanno riconosciute in busta paga: 1.000 euro tra 20mila e 32mila euro, e poi un decalage fino a 40mila euro. Oltre i 40mila euro si azzera del tutto.
Ci sarà emissione speciale?
Questa la domanda alla quale nessuno ancora oggi sa rispondere.
“La decisione del Ministero dell’Economia e delle Finanze di non procedere con l’emissione speciale per il personale scolastico ha causato un ingiustificato ritardo, penalizzando i lavoratori che, da mesi, attendono con legittima aspettativa il pagamento di somme loro spettanti” spiega il sindacato SNALS.
Lo Snals Confsal chiede, con urgenza, che il Ministero dell’Economia e delle Finanze provveda immediatamente a elaborare una emissione speciale dei cedolini destinata ai dipendenti della scuola, affinché possano ricevere quanto dovuto senza ulteriori indugi.