Stipendi scuola più bassi sei volte rispetto all’inflazione registrata negli ultimi 13 anni. Lo studio del sindacato Anief

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Lo studio dell’ufficio relazioni sindacali del sindacato Anief rileva i numeri relativi agli stipendi della scuola in Italia in rapporto all’inflazione.

Ecco perché gli aumenti stanziati dal Governo (6,5 miliardi nelle ultime tre leggi di bilancio) non bastano, spiega il sindacato.

Al netto dei 3 mila euro di arretrati e dell’assegno mensile di 107 euro che 1.3 milioni di dipendenti della scuola potrebbero avere in autunno secondo quanto stanziato dal Governo nell’atto di indirizzo (+4.02%), mancano ancora 274 euro mensili per allineare gli stipendi all’aumento dei prezzi al consumo certificato dal MEF dal primo blocco contrattuale del 2008 (+20%, 14% 2008/18 + 6% 2019/21), al netto anche degli aumenti disposti nel contratto scaduto (73 euro, +3,48%, CCNL 2016/2018), prosegue Anief che fornisce i seguenti numeri:

  • 4,7 i miliardi che servono per allineare nel 2022 gli stipendi all’inflazione.
  • 274 euro sono gli aumenti mensili necessari per recuperare l’inflazione: 221 (primo triennio 2016/2018) + 53 (secondo triennio 2019/2021).

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Il nostro studio sul gap tra le buste paga del personale scolastico e di tutta la PA rispetto al costo della vita, evidenzia in modo ancora più marcato l’inconsistenza degli aumenti stanziati dal Governo per l’intera Amministrazione pubblica: parliamo di 6,5 miliardi approvati con le ultime tre Leggi di Bilancio; sembra una cifra enorme, ma siccome vanno ad oltre tre milioni di dipendenti pubblici, tra i meno pagati del vecchio Continente dopo i Paesi dell’Est e la Grecia, è chiaro come il sole che non possono bastare”.

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