Stipendi scuola, i dirigenti scolastici guadagnano in media più del doppio dei docenti. Rapporto Eurydice [PDF]

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In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, la rete Eurydice ha presentato il suo rapporto annuale Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe, 2021/2022.

Questa analisi, arricchita da schede nazionali in formato open data, getta luce sulle retribuzioni degli insegnanti e dei dirigenti scolastici in 39 sistemi educativi europei, fornendo un quadro comparativo prezioso in un periodo di crescenti carenze di docenti qualificati.

È ben noto che gli stipendi e le prospettive di carriera degli insegnanti sono elementi centrali delle politiche mirate a attrarre i migliori candidati e a garantirne la permanenza nel settore educativo. In un’epoca in cui molti sistemi educativi europei affrontano una grave carenza di docenti qualificati, queste variabili assumono un’importanza cruciale.

Il rapporto Eurydice evidenzia significative differenze negli stipendi di base iniziali degli insegnanti tra i vari Paesi europei, con una forchetta che va da circa 11.000 a 59mila euro all’anno. Questo parametro, che neutralizza le differenze di livello dei prezzi tra i paesi, facilita una comparazione internazionale più equa.

Interessante notare come, in 10 paesi europei analizzati, tutti gli insegnanti neoassunti abbiano lo stesso stipendio di base, indipendentemente dal livello di insegnamento. Tuttavia, in generale, gli insegnanti della scuola primaria tendono a guadagnare meno rispetto a quelli della scuola secondaria. In Italia, gli stipendi iniziali di base degli insegnanti del livello secondario sono più alti rispetto a quelli del primario, nonostante la richiesta di un titolo di laurea magistrale per entrambi.

La possibilità di aumento degli stipendi nel corso della carriera varia notevolmente da un paese all’altro. Ad esempio, gli stipendi iniziali possono crescere da un minimo del 14% (in Albania) a un massimo del 143% (a Cipro). L’analisi mostra che il numero medio di anni necessari per raggiungere il massimo della retribuzione varia sensibilmente, mettendo in luce come in alcuni paesi, come Irlanda, Cipro, Paesi Bassi e Polonia, lo stipendio iniziale degli insegnanti possa aumentare di oltre il 60% nei primi 15 anni di servizio, delineando percorsi di crescita professionale ed economica molto diversi.

In Italia, insieme ad altri paesi, gli insegnanti hanno bisogno di una significativa anzianità di servizio per raggiungere aumenti di stipendio piuttosto modesti. Nel nostro paese, infatti, gli stipendi iniziali degli insegnanti possono aumentare di poco meno del 50% solo dopo 35 anni di servizio. Più o meno lo stesso accade in Spagna dove gli insegnanti raggiungono l’aumento massimo del 42% dopo ben 39 anni di servizio.

In alcuni sistemi educativi lo stipendio minimo di base dei capi di istituto è inferiore allo stipendio degli insegnanti con 15 anni di esperienza. In Italia, lo stipendio minimo di base per i capi di istituto è, per esempio, il doppio dello stipendio di un insegnante con 15 anni di servizio.

SCARICA RAPPORTO Teachers’ and School Heads’ salaries and allowances in Europe 2021/22 

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