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Stipendi scuola, guida al cedolino: cosa sono le addizionali comunali e regionali. Le info utili. [VIDEO]

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Il cedolino del docente è il documento con il quale lo stato per il tramite del Ministero dell’Economia e delle Finanze paga la retribuzione a ciascun dipendente della Pubblica Amministrazione. Ogni mese in busta paga, nel cedolino dello stipendio i lavoratori pagano oltre all’Irpef, le addizionali. Che cosa sono? Ne abbiamo parlato nel corso della puntata di Question Time del 9 settembre con Francesco Sciandrone (Uil Scuola).

Si tratta delle addizionali comunali e regionali dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Si tratta di due imposte che gravano sui contribuenti e che presentano diverse modalità di calcolo di cui spesso gli stessi lavoratori che subiscono le trattenute, non capiscono il funzionamento.

Addizionali regionali e addizionali comunali

Per le addizionali regionali, esse vengono trattenute mese per mese durante l’anno lavorativo e da gennaio a novembre di ogni anno.

È stato l’articolo n° 50 del decreto legislativo n° 446/98 a istituire l’addizionale regionale all’Irpef. “L’addizionale regionale è determinata applicando l’aliquota, fissata dalla regione in cui il contribuente ha la residenza, al reddito complessivo determinato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto degli oneri deducibili riconosciuti ai fini di tale imposta. L’addizionale regionale è dovuta se per lo stesso anno l’imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto delle detrazioni per essa riconosciute e dei crediti di cui agli articoli 14 e 15 del citato testo unico, risulta dovuta”, questo ciò che si legge al comma due dell’articolo sopracitato.

Ed ogni Regione ha la facoltà di determinare le aliquote da applicare, sempre seguendo i dettami imposti e quindi da una aliquota minima ad una massima. Inoltre alle Regioni è data facoltà di impostare il prelievo oltre che su aliquota fissa, a che su una variabile in base agli scaglioni di reddito con meccanismo progressivo come accade con l’Irpef, cioè con l’aliquota più alta che si applica solo sulla parte di reddito eccedente quella dell’aliquota precedente.

Per le addizionali comunali invece, il meccanismo cambia. Infatti esse vengono trattenute in busta paga sia a saldo per l’anno precedente che in acconto per l’anno corrente. Nello specifico, vengono trattenute le addizionali a saldo dell’anno precedente di imposta per il periodo compreso da gennaio a dicembre. Per l’acconto invece il periodo va da marzo a novembre dell’anno corrente.

La consultazione delle aliquote è disponibile sul sito del Dipartimento delle Finanze al link http://www.finanze.gov.it/ nella sezione “Fiscalità regionale e locale”.

Il cedolino è un documento che elenca le voci inerenti i dettagli di pagamento e/o le ritenute relative allo stipendio di un lavoratore dipendente. È disponibile in formato elettronico e rimane disponibile per 15 mesi dalla pubblicazione.

Tutte le pagine del cedolino elettronico sono dotate di Codici Grafici Bidimensionali che garantiscono la provenienza e l’inalterabilità del documento.

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