Stipendi precari, il Ministero annuncia una emissione speciale per l’11 gennaio: secondo Pacifico (Anief) è l’ultima chance, pronte le diffide

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“Al fine di garantire il pagamento delle somme spettanti al personale destinatario di incarichi di supplenza breve e saltuaria per le prestazioni di lavoro rese, si comunica che è prevista in via straordinaria da MEF- NOIPA l’anticipazione dell’emissione speciale per il giorno 11 gennaio 2024, con data esigibilità 18/19 gennaio 2024”.

A comunicarlo oggi alle scuole è stato il Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministero dell’Istruzione. Si tratta di una prima risposta alle proteste di decine di migliaia di precari con contratto “breve e saltuario” che da mesi, anche da settembre, non percepiscono il loro stipendio pur avendo espletato i loro obblighi di lavoro. «Non ho i soldi per fare la spesa», ha scritto oggi al quotidiano Avvenire. Il capo dipartimento del Ministero Jacopo Greco ha però assicurato che “entro gennaio arriverà la soluzione definitiva”. E la comunicazione odierna alle scuole è la conferma della volontà del Mim di volere affrontare il problema.

Secondo il sindacato Anief, che da settimana denuncia il problema, il tempo della tolleranza sugli stipendi non pagati da mesi è finito: “Attendiamo a questo punto l’11 gennaio – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ma se l’azione del Ministero non dovesse portare risultati immediati annuncio che porteremo avanti un’azione collettiva tesa anche a recuperare gli interessi maturati degli importi non arrivati ai precari. Abbiamo già messo a disposizione dei modelli di diffida”. “Confidavamo in una risposta risolutiva del ministro sulla semplificazione delle procedure che però finora non è arrivata. È assurdo – continua Pacifico – che i precari della scuola debbano lavorare mesi e mesi, spesso lontano dalle loro abitazioni, quindi fuori sede, senza percepire uno stipendio: questo non è possibile che accada in un Paese civile. Siamo pronto, nel caso in cui fallisse la prossima data indicata dal Ministero per l’accreditamento delle risorse, per aprire immediatamente una vertenza legale così da recuperare anche gli interessi maturati nel frattempo”.

“Inoltre – continua il sindacalista autonomo – aspettiamo anche di sapere se i docenti e Ata precari avranno quest’anno in busta paga il salario accessorio, la cosiddetta Rpd per i docenti e la Cia per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, che varia da 50 a 180 euro: fino ad oggi questa voce consistente dello stipendio è stata negata e riconosciuta solo grazie ai ricorsi specifici per gli insegnanti e per gli Ata portata avanti dal sindacato Anief in tribunale. Su questo versante, sembra che il Ministero abbia prodotto una apertura: siamo alla finestra e nel caso non dovesse essere realizzata è chiaro che il contenzioso continuerà come e più di prima con la convinzione di vincere nelle aule di giustizia anche perché il diritto europeo è prevalente su quello nazionale”, conclude Pacifico.

Il sindacato Anief conferma che sta mettendo a disposizione degli insegnanti e degli Ata che si trovano in questa assurda situazione e una specifica diffida con gli interessi di mora: “Il Mef non può procrastinare ancora i tempi di pagamento dei loro stipendi, ma dovrà ottemperare assolutamente e immediatamente mettendo a disposizione i fondi per pagare il dovuto a questi lavoratori. Inoltre, continueremo a diffidare e a ricorrere in tribunale per tutti gli altri diritti negati ai precari”, conclude il presidente Marcello Pacifico. Per adesione ai ricorsi cliccare qui.

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