“Stipendi più alti, buoni pasto, indennità per i fuori sede. Votare per ridare dignità al personale della scuola” INTERVISTA a Pacifico (Anief)

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Si terranno da lunedì 14 a mercoledì 16 aprile le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie (RSU). Le operazioni di scrutinio si chiuderanno entro le ore 14 del 17 aprile. A Orizzonte Scuola il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, spiega perché sono importanti queste elezioni e le battaglie che il Sindacato porterà avanti.

Perché è importante votare il 14, 15 e 16 aprile?

Perché chi lavora a scuola può con il voto ai candidati inseriti nelle liste sindacali avallare e premiare quelle sigle che ritiene possano migliorare non soltanto il contratto nazionale ma anche quello integrativo di istituto. Voglio ricordare che la percentuale della rappresentatività si misura con la media delle deleghe al 31 dicembre dell’anno precedente e dei voti alle elezioni RSU che possono non essere iscritte al sindacato. Pertanto quando voti un candidato la tua preferenza va alla lista del sindacato che diventa più forte o più debole ai tavoli in base proprio anche alle elezioni. Ad esempio, Anief è cresciuta del 33% di deleghe nell’ultimo triennio, se i candidati delle liste Anief avessero il triplo dei voti faremmo sentire la nostra voce con maggiore forza.

Quali sono le prime cose da cambiare per Anief?

Dobbiamo recuperare la dignità persa nel contratto del 2016-2018 quando i ministeriali presero 6 mila euro in più rispetto a noi e gli altri ebbero riconosciuti buoni pasto e oggi persino la settimana corta. Vogliamo che chi lavora a scuola sia punto di riferimento della società e da essa valorizzata. E la prima misura è avere uno stipendio, una progressione di carriera, un welfare adeguato sia per il personale docente – educativo che amministrativo. Il recupero dell’inflazione è basilare nei contratti degli ultimi anni ma bisogna ripristinare il rispetto che fino a pochi anni fa ancora esisteva e annientare la piaga della precarietà rispettando le norme europee.

Il programma elettorale Anief è vasto, ma cos’è che vi sta più a cuore?

Tante cose vorremmo realizzare, è vero. Alcune saranno più facili, altre più difficili, ma ci proviamo. Siano riusciti ad avere già una assicurazione sanitaria e dei fondi in più rispetto al resto della PA. Dal dimensionamento contro cui ci eravamo opposti comunque aumenteremo ancora le indennità degli ex Dsga. I fondi stanziati anche per i contratti successivi necessitano della copertura del costo della vita del prossimo quinquennio. Vorremmo ottenere i buoni pasto e una indennità per i lavoratori fuori sede, come ottenuta per i lavoratori delle piccole isole e chiesta per quelli delle zone montane. Sarebbe necessario premiare chi collabora per la progettualità e gestione della scuola autonoma. Bisogna adeguare i livelli di stipendio del personale ATA e riportare quello di tutto il personale a quello dei dipendenti delle funzioni centrali prima di parlare di stipendi europei. Dopo che abbiamo, grazie ai ricorsi, fatto modificare la norma sulla ricostruzione di carriera sarebbe importante ripristinare il primo gradino stipendiale (3-8) per permettere ai neoassunti dopo anni di abusi un aumento. Prima o poi dovrà essere garantita la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo e l’assunzione su tutti i posti vacanti dopo che abbiamo ottenuto per legge, su ricorso, la restituzione fino a 24 mensilità per l’abuso dei contratti. Bisogna estendere la retribuzione della formazione anche al personale ATA dopo aver sbloccato le risorse anche per loro della buona scuola.
E bisogna cambiare i contratti di istituto e far riconoscere il burnout: in pochi mesi abbiamo raccolto 120 mila firme per una pensione anticipata e il riscatto gratuito della laurea.

Lunedì c’è stato il primo RSU day Anief. Quanti appuntamenti ci saranno e perché partecipare?

Abbiamo 9 mila candidati entusiasti e siamo riusciti a coprire il 70% delle scuole. Stiamo organizzando tanti incontri territoriali con i candidati e gli associati per la presentazione loro e della piattaforma sindacale Anief per il rinnovo del contratto. Nei primi dieci giorni di aprile faremo un nuovo ciclo di assemblee sindacali online regionali per informare e consultare i colleghi alla luce dei nuovi incontri in Aran e anche degli emendamenti che presenteremo all’ultimo decreto legge PA. E ci saranno anche nuove sorprese.

Sorprese? Come quel disegno di legge presentato dalla senatrice Bucalo sul riscatto agevolato degli anni di formazione universitaria?

È una buona proposta, prevede 900 euro per ogni anno a fronte dei 10 mila euro attuali e ha anche la copertura finanziaria. Anief l’avrebbe voluta gratuita come per gli ufficiali dell’esercito ma già sarebbe un successo incredibile e permetterebbe di andare in pensione anticipatamente. Si ci potrebbero essere altre risposte positive della politica alle nostre continue battaglie. E dopo il 5 giugno aspettiamo l’esito della sentenza della Corte di giustizia europea sul riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie nella ricostruzione della carriera. E per quella data dovremmo avere anche la risposta della UE sulle nostre richieste sposate dal Governo sugli idonei del primo concorso Pnrr.

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