Stipendi, il Governo è arrivato all’aumento a tre cifre: con la manovra 15 euro in più da aggiungere agli 87 euro medi già previsti

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Manca ancora l’atto di indirizzo relativo al nuovo contratto scuola. Ma sappiamo già che non porterà gli aumenti stipendiali sperati. La legge di bilancio ha “ingrossato” di soli 15 euro il fondo destinato ai contratti, sommandosi dunque agli 85-87 euro medi lordi già previsti. Per il Governo è una promessa mantenuta. Ma per i sindacati è una delusione annunciata.

Nel pomeriggio di martedì 4 gennaio, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi incontrerà i sindacati proprio per discutere delle misure approvate dal Governo. Un tavolo che vede la partecipazione di tutti i sindacati dopo la mobilitazione delle ultime settimane del 2021.

E senza dubbio, si parlerà del fondo di valorizzazione della professionalità dei docenti: il testo della manovra approvata dal Parlamento prevede ulteriori 60 milioni per la valorizzazione della professione docente. Inizialmente il testo licenziato dal Governo prevedeva un fondo da 230 milioni. Pertanto, la cifra complessiva sale così a 290.

Dai primi conteggi sindacali, si tratta dunque, per quanto riguarda le ricadute sul prossimo rinnovo contrattuale, di un incremento di circa 15 euro. Fondi che si vanno alle cifre precedentemente previste.

Il Governo ha mantenuto la promessa: aumenti a tre cifre

La partenza era di un incremento lordo di 107 euro. Con gli stanziamenti della manovra, però, bisogna detrarre i fondi per pagare l’indennità di vacanza contrattuale (circa 500 milioni), dunque si arriva ai famosi 87-90 euro lordi che sono la base minima per la trattativa (è inclusa nella cifra che l’elemento perequativo di 11,50 euro). Da evidenziare che si tratta di un aumento medio, dunque c’è chi potrebbe arrivare anche a meno degli 87 euro lordi.

Il Governo dal canto suo, aveva promesso lo sforzo di arrivare ad un aumento a tre cifre e facendo i conti, si supera la quota 100 euro di aumento medio per i lavoratori della scuola con le risorse disponibili. Si arriva, infatti, a circa 102-104 euro in più complessivi. Lordi.

Ma i sindacati, ovviamente, hanno da sempre sottolineato che le risorse destinate al rinnovo contrattuale del comparto scuola erano insufficienti prima e lo sono anche adesso. E sicuramente verrà ribadito alla riunione del 4 gennaio.

Ma archiviata la questione cifre, la speranza delle organizzazioni sindacali è che si chiuda la partita di questo rinnovo, dato che ancora manca l‘atto di indirizzo da inviare all’ARAN.

Adesso bisogna infatti avere al più presto il nuovo contratto (il precedente è già scaduto) e poi, iniziare a ragionare sul prossimo. Con l’obiettivo, dicono i sindacati, di incrementare veramente le risorse per i lavoratori della scuola.

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