Stipendi, il 6% di aumento dalla Manovra coprirà solo un terzo dell’inflazione dell’ultimo biennio: Anief rilancia la campagna screening gratuita “Non un euro di meno”

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Quelli della scuola rimangono degli stipendi molto al di sotto della media Ocse e anche inferiori rispetto ai compensi ricevuti nel pubblico impiego italiano: docenti e personale Ata ricevono, rispetto alla media dei colleghi Ocse e della nostra PA, circa 5.000 euro in meno l’anno.

A rendere ancora più insopportabile il gap è l’avanzare dell’inflazione, che solo nell’ultimo biennio si è incrementata di oltre il 15%: su questo punto, la Legge di Bilancio 2025 prevede lo stanziamento di risorse limitate che non supereranno il 6%, un risultato superiore agli ultimi rinnovi contrattuali ma molto lontano dall’esigenza di andare a coprire almeno l’inflazione accumulata negli ultimi 24 mesi.

“È per questo motivo – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che stiamo cercando di ottenere tramite ricorso l’indennità di vacanza contrattuale piena, allineata al costo della vita e quindi assai più alta di quella oggi presente in busta paga. Parallelamente, abbiamo avviato la campagna Anief di screening gratuita “Non un euro di meno”: è una iniziativa con la quale intendiamo verificare lo stato di servizio di ogni singolo docente e Ata: chiediamo ai lavoratori della scuola di verificare, attraverso anche i nostri uffici territoriali, quale è l’effettiva situazione professionale, a livello di carriera, e se vi sono dei diritti negati, specialmente per chi ha svolto anni di precariato”.

“È una battaglia – continua Pacifico – che portiamo avanti con coscienza e convinzione, considerando anche le diverse vittorie ottenute in Corte di giustizia europea per far applicare il diritto dell’UE e disapplicare le norme contrattuali e legislative nazionali in contrasto col diritto europeo. A essere negati sono spesso scatti di anzianità, di salari accessori, retribuzione professionale ai docenti, contributo individuale accessorio per il personale Ata. Ma anche il pagamento delle ferie non godute, della ricostruzione di carriera incompleta, come pure del servizio svolto nella scuola paritaria. Infine, anche della formazione che andava retribuita, dei permessi retribuiti e dell’abuso dei contratti a termine. Tutte questioni che possono essere affrontate, una ad una, con il supporto dei legali e degli esperti Anief”.

Alla luce delle battaglie e relative vittorie in tribunale, il sindacato rappresentativo Anief invita i lavoratori della scuola ad aderire alla campagna Screening “Non un euro di meno: il lavoratore della scuola avrà l’opportunità di compilare il modulo on line di richiesta gratuita di informazioni/consulenza sul proprio stato matricolare e sugli eventuali diritti negati da rivendicare chiedendo il corrispettivo risarcimento. La richiesta sarà valutata gratuitamente dall’ufficio legale Anief: successivamente il lavoratore sarà contattato dal sindacato.

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