Stipendi e taglio cuneo fiscale, in ritardo i 400 euro in busta paga per il personale scolastico. L’interrogazione parlamentare

In seguito ai ritardi registrati nella corresponsione degli emolumenti spettanti al personale scolastico in applicazione del taglio del cuneo fiscale, il parlamentare Mauro Del Barba ha presentato un’interrogazione rivolta al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
L’iniziativa parlamentare per garantire l’erogazione delle somme dovute
Nel testo dell’interrogazione si legge:
“quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano adottare al fine di porre rimedio alla tardiva corresponsione degli emolumenti ai dipendenti pubblici e, in particolare, al personale scolastico, garantendo la legittima aspettativa del lavoratore dipendente nel vedersi accreditato l’intero importo delle somme spettanti in tempi certi e congrui con la normativa vigente.”
L’iniziativa parlamentare sottolinea l’urgenza di adottare misure ed interventi concreti a tutela della regolarità dei pagamenti, in un contesto in cui le aspettative dei dipendenti pubblici risultano particolarmente elevate. Tra gli obiettivi dell’iniziativa:
- assicurare l’erogazione puntuale degli importi dovuti;
- evitare ulteriori ritardi che possano pregiudicare il diritto dei lavoratori;
- garantire il pieno rispetto delle tempistiche previste dalla normativa.
L’aumento previsto in busta paga: arretrati a giugno
Secondo le informazioni riportate dal Messaggero il 19 aprile, le somme arretrate derivanti dall’applicazione del taglio del cuneo fiscale e accumulatesi da gennaio a maggio dovrebbero essere elargite ai dipendenti pubblici entro il mese di giugno. Secondo le stime, l’importo medio degli arretrati sarà di circa 400 euro netti e la cifra dovrebbe essere elargita in un’unica soluzione. A latere, è prevista anche l’applicazione di un “self service” che consentirà al dipendente pubblico di scegliere se ricevere l’intero importo in busta paga o rinunciarvi per evitare possibili restituzioni della somma in fase di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Questo versamento straordinario si inserisce in un quadro più ampio di misure tese ad alleggerire il peso fiscale sulle retribuzioni, fornendo un parziale adeguamento in attesa di futuri interventi normativi. Attraverso il taglio del cuneo fiscale, Palazzo Chigi punta ad incrementare il salario netto dei lavoratori, riducendo il prelievo contributivo e fiscale, senza modificare il costo lordo sostenuto dalle amministrazioni o dalle imprese. Nel settore scolastico, tali misure sono state adottate con l’obiettivo di favorire un miglioramento delle condizioni retributive di docenti e personale ATA, senza dover attendere i tempi prolungati necessari per il rinnovo del contratto collettivo.