Stipendi docenti, Valditara ammette: “Non sono adeguati, proveremo a fare di più”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è stato ospite di Sky TG24 nel programma Buongiorno ed ha fato il punto delle novità previste in questo anno scolastico.
A partire dalla riforma degli istituti tecnici e professionali, ieri approvata in Consiglio dei Ministri: “L’istruzione tecnica e professionale diventa finalmente un canale di serie A, con la stessa dignità dei licei, in grado di garantire agli studenti una formazione che valorizzi i talenti e le potenzialità di ognuno e sia spendibile nel mondo del lavoro, garantendo competitività al nostro sistema produttivo”, ha spiegato il ministro.
Sempre nel CdM del 18 ottobre è stato dato il via libera al disegno di legge per la revisione della valutazione del comportamento. “La riforma del voto in condotta responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. Per una scuola che sia anche capace di affermare la cultura del rispetto”.
Il capo di Viale Trastevere ha anche annunciato che dall‘11 ottobre sarà attiva una piattaforma unica “accompagnerà studenti e famiglie per tutto il percorso scolastico rendendo semplici le pratiche amministrative e accompagnando anche il lavoro dei tutor“.
Poi Valditara si lascia andare ad alcune riflessioni, come quella su autorità e autorevolezza, che “vanno di pari passo“.
Ma se si vogliono dare più “strumenti ai docenti per rafforzare autorevolezza“, quello della retribuzione non può essere un tema secondario. “Gli stipendi degli insegnanti non sono adeguati, proveremo a fare di più“, osserva.
Valditara inoltre rivendica buoni risultati per quanto riguarda le assunzioni: “Quest’anno abbiamo coperto tutte le cattedre, con meno supplenti“.
Infine, il Ministro conclude: “bisogna credere nella scuola italiana, abbiamo docenti di valore, i primi segnali di miglioramento si stanno già avvertendo. Penso a una scuola costituzionale che mette al centro lo studente“.