Stipendi docenti, non sono i più bassi tra i Paesi Ocse. Il fact checking di Pagella Politica

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Il Partito Democratico ha affermato che gli stipendi degli insegnanti italiani sono i più bassi tra i Paesi OCSE, citando il rapporto “Education at a Glance”.

L’affermazione è stata ripresa da molti media, ma è davvero corretta? Il fact checking di Pagella Politica del rapporto OCSE rivela una realtà più complessa.

È fondamentale distinguere tra “actual salaries” (stipendi effettivi) e “statutory salaries” (salari stabiliti per legge). I primi includono bonus e altre entrate, mentre i secondi si basano su legge e contratti collettivi. L’OCSE converte questi valori in dollari a parità di potere d’acquisto per un confronto equo tra i Paesi.

Analizzando i dati, emerge che l’Italia non occupa l’ultima posizione nella classifica degli stipendi degli insegnanti. Ad esempio, per gli insegnanti delle scuole elementari a inizio carriera, l’Italia si posiziona davanti ad altri 16 Paesi OCSE con uno stipendio annuo di circa 37.000 dollari. La situazione è simile per le scuole medie e superiori, dove l’Italia supera rispettivamente 19 e 18 Paesi OCSE.

Tuttavia, è pur vero che gli stipendi degli insegnanti italiani sono inferiori a quelli dei principali Paesi europei (Germania, Francia e Spagna), della media OCSE e della media europea.

Anche considerando gli stipendi effettivi, l’Italia non si colloca all’ultimo posto. Ad esempio, un insegnante di scuola primaria in Italia guadagna in media 45.000 dollari, superando otto Paesi OCSE.

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