Stipendi docenti, l’Italia contro il Resto del Mondo: paghe basse dalla scuola primaria alle superiori, ma con potere d’acquisto differente. Ecco il confronto

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Il rapporto “Education at a Glance”, pubblicato il 10 settembre dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), mette a confronto le statistiche più aggiornate sui sistemi scolastici dei Paesi membri dell’OCSE, inclusi i dati sugli stipendi degli insegnanti. Il rapporto distingue tra due tipi di retribuzioni: gli “actual salaries” (stipendi effettivi) e gli “statutory salaries” (salari stabiliti per legge).

Gli actual salaries si riferiscono alla retribuzione lorda media annuale degli insegnanti, inclusi eventuali bonus. Gli statutory salaries sono le retribuzioni lorde annuali fissate per legge e dai contratti collettivi, escludendo i bonus. Per permettere un confronto omogeneo tra i vari Paesi, l’OCSE converte il valore delle retribuzioni in dollari a parità di potere d’acquisto, eliminando le differenze dovute al diverso costo della vita.

Nel medio periodo, l’analisi dei salari medi degli insegnanti nei principali paesi europei e nella media dei paesi OCSE dal 2018 al 2023 rivela tendenze significative e differenze marcate tra le nazioni. I dati, forniti dall’OCSE nel 2024, mostrano infatti come i salari degli insegnanti siano variati nel corso degli anni, evidenziando sia incrementi che stagnazioni con l’Italia “fanalino di coda”.

RAPPORTO OCSE

Scuola primaria

Per gli insegnanti della scuola primaria, l’Italia non è ultima tra i Paesi OCSE. Con un salario a inizio carriera di circa 37.000 dollari a parità di potere d’acquisto, l’Italia supera 16 Paesi OCSE. Tuttavia, il livello italiano è inferiore a quello degli altri grandi Paesi europei come Germania, Francia e Spagna, nonché alla media OCSE e alla media europea. Considerando la retribuzione massima, l’Italia perde quattro posizioni.

Scuola media

Anche per le scuole medie, lo stipendio degli insegnanti italiani a inizio carriera (poco più di 40.000 dollari a parità di potere d’acquisto) è inferiore a quello degli altri grandi Paesi UE, della media OCSE e della media europea, ma è superiore a quello presente in 19 Paesi OCSE (12 se si considera la retribuzione massima raggiungibile).

Scuola superiore

Per gli insegnanti delle scuole superiori a inizio carriera, l’Italia è davanti a 18 Paesi OCSE (14 se si considera la retribuzione massima), con un salario di circa 40.500 dollari a parità di potere d’acquisto. Tuttavia, gli insegnanti italiani sono pagati meno rispetto agli altri grandi Paesi europei, alla media OCSE e alla media europea.

Stipendi effettivi

Considerando gli actual salaries, l’Italia non è ultima tra tutti gli Stati membri dell’OCSE. Lo stipendio effettivo medio percepito da un insegnante della scuola primaria è di quasi 45.000 dollari a parità di potere d’acquisto, salendo a quasi 47.900 dollari per le scuole medie e a circa 50.700 dollari per le superiori. Otto Paesi OCSE hanno salari effettivi più bassi per gli insegnanti delle elementari, otto per le medie e dieci per le superiori.

Pertanto, come già riferito più volte anche da altre fonti, è vero che gli insegnanti italiani sono pagati meno rispetto agli altri grandi Paesi dell’Unione Europea, alla media dei Paesi OCSE e alla media dei 25 Paesi UE monitorati dall’organizzazione. Tuttavia, è scorretto affermare che “gli stipendi degli insegnanti in Italia sono i più bassi tra tutti i Paesi OCSE”. Alcuni Paesi europei e non europei pagano gli insegnanti meno dell’Italia, sia considerando le retribuzioni effettive che quelle fissate per legge.

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