Stipendi docenti, l’Italia agli ultimi posti in Europa: 80mila in Svizzera, 51mila in Danimarca. I dati dell’Education price index

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Il recente rinnovo del contratto scolastico ha riportato al centro del dibattito il delicato argomento del compenso del personale scolastico. Una questione che, malgrado l’incremento salariale previsto, continua a posizionare gli insegnanti italiani in una fascia bassa a livello internazionale.

L’Education price index, lo studio condotto dalla banca online N26, analizza lo stipendio medio lordo di professionisti dell’educazione in 50 Paesi. Dai dati emerge una realtà sconcertante: nonostante l’aumento salariale, i docenti italiani si posizionano solo al 31° posto. Questo li colloca ben al di sotto dei loro colleghi in numerosi paesi europei.

Ad esempio, in Spagna, un insegnante guadagna mediamente 29mila euro lordi all’anno, piazzandosi alla 29° posizione. In Francia e Germania le cifre sono ancora più elevate, con 30mila euro a Parigi e ben 43mila euro a Berlino.

Ma a dominare la classifica europea è la Danimarca. I docenti danesi percepiscono uno stipendio lordo di 51mila euro l’anno, rivelando una differenza sostanziale rispetto all’Italia. Ancora più in basso troviamo Portogallo e Grecia, con 21mila e 19.900 euro rispettivamente.

Fuori dall’UE, la Svizzera rappresenta un caso eccezionale: gli insegnanti svizzeri guadagnano quasi 80mila euro annui, mostrando un divario impressionante rispetto al resto d’Europa. Invece, in fondo alla lista, troviamo Paesi come Ucraina e Russia con stipendi lordi annui tra i 6.200 e i 7.100 euro.

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