Stipendi docenti italiani tra i più bassi d’Europa, Anief: si ripristini il primo “gradino” con l’aumento dopo 3 anni dall’immissione in ruolo 

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Gli stipendi medi dei docenti della scuola continuano a marciare più piano dell’inflazione e il confronto con diversi Paesi europei si conferma impietoso: quelli di inizio carriera e di tutto il personale precario risultano i più bassi in assoluto.

“Continuiamo a essere convinti che sui compensi del personale docente della scuola serva un cambio di passo, a partire da chi riceve stipendi non sufficienti, come avviene per tanti insegnanti impegnati fuori sede, anche solo per arrivare a fine mese – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ; siamo convinti, quindi, che occorrano dei correttivi importanti e tra questi il ripristino del primo gradino stipendiale, che dovrebbe scattare alla fine del terzo anno dall’immissione in ruolo e non dell’ottavo come avviene oggi. Quel gradino era attivo fino al 2011 ed è oggi rivendicabile soltanto attraverso ricorso promosso dai precari assunti in anni precedenti. È ora di finirla di sfruttare la precarietà”, conclude il presidente del giovane sindacato.

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